Inchiesta contratti Expo, l’ex governatore della Lombardia Maroni assolto in Cassazione
L'ex governatore della Lombardia Roberto Maroni è stato assolto in Cassazione nell'ambito dell'inchiesta Expo-Eupolis. Maroni nel novembre dello scorso anno era stato condannato in appello a un anno di reclusione e 450 euro di multa con l'accusa di turbata libertà degli incanti in quanto, secondo i giudici della terza Corte d'appello, aveva avuto un “ruolo di istigatore” nell’affidamento di un incarico nella società regionale Eupolis alla sua ex collaboratrice dei tempi del Viminale, Mara Carluccio. Nelle motivazioni della sentenza d'appello i giudici avevano parlato di una gara ritenuta "solo una formalità".
La Cassazione: Reato non configurabile
I giudici della Cassazione hanno però ribaltato il verdetto. Per la Suprema corte il reato contestato, concorso in turbata libertà degli incanti, non è infatti configurabile perché non si trattò di una procedura di gara vera e propria, ma di una semplice comparazione di profili professionali di soggetti. Assieme all'ex governatore ed ex ministro dell'Interno sono stati assolti anche gli altri imputati nel processo: tra loro la stessa Carluccio, l'ex capo della segreteria politica di Maroni, Giacomo Ciriello e l'ex segretario generale del Pirellone, Andrea Gibelli.
Maroni ha annunciato la sua candidatura a sindaco di Varese
I problemi giudiziari per Maroni non sono però ancora finiti. Per l'ex governatore si prospetta un nuovo processo con accuse simili a quelle da cui è stato assolto: il 2 dicembre è in programma la prima udienza in cui Maroni dovrà rispondere di induzione indebita e turbata libertà nella scelta del contraente per presunte pressioni fatte dall'ex governatore per far ottenere un contratto in Ilspa (Infrastrutture lombarde spa, poi confluita in Aria) a un'amica architetto. Una vicenda che però evidentemente non preoccupa il leghista, che nel frattempo ha annunciato la propria candidatura a sindaco per le prossime Comunali a Varese.