Inchiesta concorsi pilotati, assolti i rettori milanesi Elio Franzini ed Enrico Gherlone
Sono stati assolti Elio Franzini e Felice Enrico Gherlone, rispettivamente ex rettore dell'Università degli Studi di Milano e rettore dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dalle accuse di turbativa d'asta. Il primo è stato assolto anche dall'accusa di falso. I due erano finiti al centro di un'inchiesta condotta dai pm Carlo Scalas e Bianca Maria Eugenia Baj Macario, i quali ritenevano che i due rettori nel 2020-2021 avessero viziato il concorso per un posto di professore ordinario. Con loro, erano finiti al centro dell'inchiesta anche Marco Carini, docente ordinario di Urologia all’Università di Firenze e presidente della commissione aggiudicatrice del posto, Francesco Montorsi, professore ordinario di Urologia al San Raffaele e Stefano Centanni, direttore del Dipartimento Scienze della Salute alla Statale, accusati di corruzione. Tutti sono stati assolti dalle giudici Bertoja-Dani-Mascarino con la formula de "il fatto non sussiste".
turbaIl concorso per un posto al San Paolo
Secondo l'accusa, l'Università Statale aveva bandito un concorso nel settore della Chirurgia robotica per un posto all'ospedale San Paolo che, però, avrebbe avuto un vincitore predestinato nell'interesse di Carini. A quel punto, ricostruisce il Corriere della Sera, Montorsi e gli altri urologi milanesi sarebbero insorti preannunciando una specie di ostruzionismo: tutti avrebbero presentato domanda, così da battere il predestinato, ma poi nessuno avrebbe accettato la chiamata.
Per i pm, il 2 ottobre 2020 Centanni e Carini avevano raggiunto l'intesa per adoperarsi per far bandire entro i sei mesi successivi un posto "gemello" da professore ordinario di Urologia ma presso l’ospedale San Donato. La commissione giudicatrice sarebbe stata così presieduta sempre da Carini che, così, avrebbe potuto garantire la vittoria del candidato. Questa volta, però, a sceglierlo avrebbe dovuto essere Montorsi: una volta fatte ritirare le domande degli urologi milanesi, avrebbe vinto il predestinato.
Le accuse nei confronti di Franzini e la difesa dell'ex rettore della Statale
L'accusa nei confronti di Franzini era che l'allora rettore della Statale avrebbe attestato una inesistente sospensione delle procedure per Covid in modo da legittimare la commissione del primo bando anche per quello di San Donato, anche se ormai erano trascorso sei mesi. Oltre a questa, Franzini era accusato di turbativa d'asta perché il 5 febbraio 2021 avrebbe telefonato a Gherlone, rettore dell’Università San Raffaele, per ottenere il ritiro di tutti gli altri candidati.
Franzini si è difeso dicendo che in realtà era preoccupato che il boicottaggio del concorso avrebbe portato alla scadenza dell'affitto del robot-chirurgo che il nuovo docente avrebbe dovuto utilizzare. Mentre, per quanto riguarda la sospensione delle procedure Covid, l'ex rettore "non era consapevole dell’asserita inesattezza dell’atto". Tutti gli indagati sono stati assolti perché "il fatto non sussiste".