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Inchiesta Beic, Stefano Boeri interrogato dopo la richiesta dei domiciliari: “Ho esposto le mie considerazioni”

Stefano Boeri si è presentato questa mattina, 4 febbraio, in Tribunale a Milano per l’interrogatorio preventivo nell’inchiesta Beic. Per l’architetto, indagato per turbativa d’asta, la Procura ha chiesto gli arresti domiciliari.
A cura di Enrico Spaccini
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Stefano Boeri
Stefano Boeri

Si stanno tenendo questa mattina, martedì 4 febbraio, gli interrogatori preventivi in merito alla richiesta della Procura di Milano di misure cautelari nell'inchiesta sul concorso sulla progettazione della Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic). Il primo a essere sentito dal gip Luigi Iannelli è stato Stefano Boeri, assistito dall'avvocato Francesco Mucciarelli. Per l'architetto di fama internazionale, la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e i pm Paolo Filippini, Mauro Clerici e Giancarla Serafini hanno chiesto gli arresti domiciliari con l'accusa di turbativa d'asta e falso.

"Ho esposto nei dettagli le mie considerazioni circa i fatti contestati al gip", ha dichiarato Boeri davanti ai cronisti dopo un'ora e mezza di interrogatorio, "attendo con fiducia le valutazioni del giudice". Nel corso della giornata saranno ascoltati anche i colleghi Cino Zucchi e Pier Paolo Tamburelli e nei prossimi giorni il giudice dovrà decidere se applicare o meno misure cautelari.

Quali sono le accuse della Procura

Stando a quanto ricostruito dalle indagini condotte dal nucleo di polizia Economico Finanziaria della guardia di finanza, Boeri e Zucchi non avrebbero dichiarato i presunti conflitti di interesse, anche accademici e professionali, che li legavano al team vincitore del concorso per la realizzazione della Beic. In particolare, avrebbero avuto contatti preventivi con gli autori del progetto Angelo Raffaele Lunati e Giancarlo Floridi, i quali erano anche ricercatori nel dipartimento universitario dei due architetti.

Tamburelli, invece, sarebbe stato "ripetutamente in contatto" con Boeri e Zucchi "durante l'iter di valutazione dei progetti in gara" nel 2022 e "nelle fasi immediatamente precedenti alla scelta del concorrente vincitore". A prova di questi contatti, gli investigatori riportano chat avvenute su Telegram e WhatsApp.

Gli interrogatori davanti al gip

La Procura di Milano ha chiesto a fine gennaio la misura cautelare degli arresti domiciliari per Boeri, Zucchi e Tamburelli, oltre a misure interdittive per Lunati e Floridi. Il giudice per le indagini preliminari Iannelli nei giorni scorsi avrebbe già fatto una prima verifica escludendo il pericolo di inquinamento probatorio. Per oggi, 4 febbraio, sono stati fissati i vari interrogatori preventivi per valutare anche l'eventuale pericolo di reiterazione del reato.

Il primo a comparire davanti al gip è stato proprio Boeri, assistito dal suo legale Mucciarelli. All'interrogatorio partecipano anche i procuratori Siciliano, Filippini e Serafini. Nelle ore successive verranno sentiti anche Zucchi, Tamburelli, Lunati e Floridi.

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