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Incendio via della Spiga a Milano, morto Tomaso Renoldi Bracco: era ricoverato al Niguarda

Non ce l’ha fatta Tomaso Renoldi Bracco, l’imprenditore 51enne in gravi condizioni dopo l’incendio di venerdì scorso al numero 36 di via della Spiga a Milano.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Non ce l'ha fatta Tomaso Renoldi Bracco, l'imprenditore cinquantenne rimasto ferito nell'incendio dello scorso 11 marzo in via della Spiga a Milano. Bracco era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva all'ospedale Niguarda per intossicazione da fumo ed ustioni, ma dopo 48 ore il suo cuore ha smesso di battere. Le sue condizioni erano apparse gravi fin dai primi soccorsi.

La dinamica dell'incendio

La vicenda è accaduta nella mattinata dello scorso venerdì 11 marzo, nel cuore del cosiddetto Quadrilatero della Moda di Milano: al civico 36 di via della Spiga si era sprigionato un violento incendio che, partendo da uno degli appartamenti, si era propagato anche ai piani superiori attorno alle 10. Ancora sconosciute le cause dell'incendio, che hanno avvolto in poco tempo gli appartamenti. I Vigili del Fuoco sono subito intervenuti per domare le fiamme, trovando all'interno di uno degli appartamenti proprio Tomaso Renoldi Bracco, apparso fin da subito in condizioni gravissime e ricoverato in intensiva all'ospedale Niguarda, dove è rimasto fino ad oggi.

Chi era Tomaso Renoldi Bracco

La vittima dell'incendio è Tomaso Renoldi Bracco, imprenditore, esperto d'arte contemporanea e nipote di Diana Bracco, presidentessa e amministratore delegato del gruppo Bracco, la multinazionale farmaceutica fondata a Milano nel 1927 dal nonno Elio. Nato il 14 ottobre del 1970, Tomaso Renoldi Bracco è stato anche gallerista e membro del consiglio di indirizzo della Fondazione Bracco, curando anche numerose mostre al Pac di Milano.

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