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Incendio Milano, brucia grattacielo in via Antonini

Incendio via Antonini, i risultati delle prime analisi: “I pannelli erano altamente infiammabili”

I pannelli del rivestimento esterno del grattacielo “Torre dei Moro” di via Antonini a Milano, che domenica scorsa è stato avvolto dalle fiamme, sono di un materiale plastico sintetico altamente infiammabile: sono questi i primi risultati delle analisi richieste dalla Procura di Milano che indaga per disastro colposo.
A cura di Ilaria Quattrone
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I pannelli del rivestimento esterno del grattacielo "Torre dei Moro" di via Antonini a Milano, che domenica scorsa è stato avvolto dalle fiamme, sono di un materiale plastico sintetico altamente infiammabile: a fornire questo primo dettaglio sono le analisi di laboratorio condotte dal Nucleo Investigativo Anticendio. A disporle è stata la Procura di Milano che ha aperto un fascicolo. Gli inquirenti indagano per disastro colposo. Non solo. Dagli accertamenti è emerso che il materiale a temperature elevate si scioglie.

I pannelli avrebbero fatto da conduttori

Un altro elemento che è stato evidenziato è quello relativo al fatto che il rivestimento, che non è ancora stato esattamente identificato mancando alcuni documenti tecnici, sarebbe stato un "conduttore" e avrebbe reso in sette minuti il rogo incontrollabile. Lo scioglimento è inoltre dimostrato dalle pozze che si sono formate ai piedi dell'edificio. Oltre a capire di quale materiale si tratti, si cercherà di comprendere se i pannelli dichiarati nella pratica edilizia presentata in Comune corrispondano poi a quelli utilizzati. Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e Marina Petruzzella stanno infatti concentrando le indagini sul tema della sicurezza.

Gli inquilini: Ci avevano detto fossero ignifughi

Tra coloro che pretendono una risposta ci sono gli inquilini che nell'incendio hanno perso tutto: una dei residenti ha affermato fin da subito che era stato detto come i pannelli di rivestimento fossero ignifughi. La stessa azienda che si è occupata del cappotto termico, sul suo sito, aveva scritto: "Trattandosi di un edificio di notevole altezza con una particolare criticità nei riguardi della protezione da un incendio esterno alla facciata, per l’isolamento a cappotto è stato scelto un materiale isolante incombustibile come la lana di vetro al posto del materiale isolante plastico comunemente utilizzato in questa applicazione".

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