Incendio via Antonini: avvocato, nella perizia dell’assicurazione il palazzo era valutato 26 milioni

Oggi gli inquilini del grattacielo incendiato di via Antonini hanno incontrato il sindaco di Milano Giuseppe Sala per definire due questioni urgenti: gli alloggi provvisori, in attesa di capire il destino della Torre dei Moro, e i rapporti con le banche, per le eventuali sospensioni delle rate del mutuo. Al momento le spese per pernottare nei diversi hotel e residence sono state sostenute dalla cassa del condominio ma è una risorsa destinata ad esaurirsi presto. Per questo Roberto Panetta, inquilino di uno degli appartamenti della Torre dei Moro al quale i condomini hanno dato l'incarico di rappresentarli, ha ribadito a Palazzo Marino l'importanza della raccolta fondi, che ad oggi ha raggiunto 21 mila euro: "L'iban è lo strumento su cui facciamo più affidamento perché ci consente di pagare le spese adesso – ha dichiarato Panetta – Le famiglie facoltose di Milano a cui è stato fatto l'appello in questi giorni ci potrebbero essere di particolare aiuto. Abbiamo chiesto al Comune di interloquire anche con Esselunga, perché se io vado a fare la spesa e pago con il mio bancomat è una cosa, se vado invece con un buono spesa ottenuto è un altro".
L'avvocato degli inquilini: Non si può fare affidamento solo sull'assicurazione, ha dei limiti di massimale
"Le assicurazioni non sono dei benefattori – ha ribadito Panetta – prima di pagare anche un solo euro si verifica la copertura e se non ci sono altri elementi. Non possiamo fare affidamento solo su una polizza assicurativa, che non è senza tetto, ha dei limiti di massimale". A quanto ammonta quindi il valore della perizia originaria alla sottoscrizione dell'assicurazione? "Qui abbiamo un immobile di 18 piani che è andato distrutto e che bisognerà ricostruire, in parte o tutto, bisognerà vedere – ha precisato Panetta – Il perito anni fa ci disse che per ricostruirlo a nuovo, cioè senza niente dentro, ci vogliono 26 milioni di euro. Su questa stima del perito è stata fatta poi l'assicurazione. Se noi usiamo l'assicurazione per pagare il Quark Hotel o altro, quando un giorno si dirà che si potrà ricostruire, la cassa purtroppo sarà finita. Noi non abbiamo dei benefattori, l'assicurazione pagherà perché c'è copertura piena, ma ci sono dei limiti".