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Incendio Milano, brucia grattacielo in via Antonini

Incendio Torre dei Moro a Milano, tredici persone a processo per disastro colposo

Tredici persone sono andate a processo per l’incendio della Torre dei Moro in via Antonini a Milano dove sono andati distrutti 26 appartamenti e morti molti animali domestici. Quattro persone sono state invece prosciolte dalle accuse.
A cura di Ilaria Quattrone
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La giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Milano Ileana Ramundo ha deciso di rinviare a giudizio tredici delle diciassette persone indagate per l'incendio della Torre dei Moro in via Antonini 32 a Milano. Il 29 agosto 2021 il grattacielo di 18 piani ha preso fuoco: nel rogo sono andati distrutti 26 appartamenti, tredici automobili e sono morti diversi animali domestici. Per la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e la pubblico ministero Mariana Petruzzella l'incendio ha assunto "le dimensioni di un disastro".

Stando alle indagini, il palazzo si sarebbe trasformato in una torcia a causa di un "banale innesco accidentale": questo sarebbe partito dal balcone dell'appartamento C del quindicesimo piano. Avrebbe poi provocato un incendio molto rapido che in pochi minuti ha avvolto l'intero edificio. Per la Procura sarebbero stati commessi "macroscopici vizi di progettazione ed esecuzione" proprio nelle facciate che avrebbero avuto pannelli altamente infiammabili "privi di qualsivoglia etichettatura" o "certificazione" e di una "valida classificazione al fuoco".

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Questi sarebbero stati scelti perché più convenienti anche se non sarebbero mai stati omologati. Fortunatamente quel giorno non c'è stata alcuna vittima sia perché era fine estate e molte famiglie erano fuori Milano, sia per la maestria dei vigili del fuoco che per la prontezza di alcuni inquilini che si sono avvisati su Whatsapp.

E infatti gli imputati andranno a processo proprio per disastro colposo. La prima udienza si svolgerà il 30 settembre 2024. Tra coloro che dovranno affrontarla ci saranno il general contractor della Moro Costruzioni, l'amministratrice della committente Polo srl, il legale rappresentante di Alucoil (produttrice spagnola dei pannelli Larson utilizzati per il rivestimento dei pilastri esterni e delle vele dei parapetti lungo le facciate) e il manager delle vendite estere, il partner italiano della Cantori Alluminio srl di Osimo Giordano Cantori, il subappaltatore facciatista.

Quattro persone sono state invece prosciolte dalle accuse: sono due funzionari dei vigili del fuoco, il geometra e un dipendente della Zambonini.

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