Incendio nella casa di riposo a Milano: indagati anche due dirigenti del Comune
Due dirigenti del Comune di Milano sarebbero tra gli indagati per l'incendio esploso nella Rsa Casa per Coniugi in cui sono morti sei ospiti. Oltre loro ci sono anche Giancarlo Anghinolfi, il direttore generale di Proges – la cooperativa che gestisce la struttura per conto del Comune – e la direttrice Claudia Zerletti.
I dirigenti indagati, stando a quanto riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, sono Michele Petrelli (direttore del Welfare) e Guido Gandino (responsabile dell'Area residenzialità anziani e persone con disabilità).
Quali sono i reati contestati per l'incendio nella Rsa di Milano
Le ipotesi di reato sono omicidio e lesioni colpose plurime e incendio. Nella mattinata di oggi, venerdì 14 luglio, gli investigatori – guidati dalle pubblico ministero Maura Ripamonti e Sara Arduini e coordinate dall'aggiunta Tiziana Siciliano – hanno effettuato un nuovo sopralluogo nella casa di cura. Nelle prossime ore, in vista delle autopsie sui corpi delle vittime, potrebbero quindi arrivare nuove iscrizioni di indagati.
Su cosa si concentrano le indagini della Procura
Le indagini della Procura si concentrano soprattutto sulle carenze negli impianti di rilevazione degli incendi che sarebbero stati guasti per più di due anni. Un altro nodo da sciogliere sarà la questione dell'appalto – che sarebbe stato sempre rinviato – del Comune sulla messe in sicurezza della struttura. L'incendio sarebbe partito da una sigaretta fumata in camera da una delle vittime. Senza un sistema di rivelazione adeguato sarebbe stato impossibile accorgersi prima del rogo. Inoltre sembrerebbe chiara come la presenza di un solo addetto alla segnalazione antincendio fosse insufficiente.
Come stanno le persone ferite nell'incendio della Rsa di Milano
Nel frattempo la Proges Cooperativa Sociale ha fatto sapere che sono stati dimessi dagli ospedali tutti gli ospiti ricoverati. Anche i due anziani che erano stati ricoverati in terapia intensiva al Policlinico di Milano. "Prosegue l’impegno della Società al fianco delle autorità giudiziarie per il prosieguo delle indagini, e la collaborazione con le autorità sanitarie e i vigili del fuoco", si legge in una nota stampa.
L'azienda precisa di voler agevolare "quanto più possibile il ripristino delle attività di cura del Centro Diurno, destinato alle persone affette da Alzheimer, anche in considerazione delle tante richieste da parte di anziani e familiari".