Incendio Milano, la Procura dispone il sequestro della Torre dei Moro per il rischio di crolli
La Torre dei Moro, il palazzo di diciotto piani distrutto dall'incendio dello scorso 29 agosto in via Antonini, e l'area circostante sono sotto sequestro. Lo ha disposto la Procura di Milano per verificare l'effettiva pericolosità dell'edificio, specie considerato che le valutazioni dei vigili del fuoco, alcune delle quali ancora in corso, hanno stabilito che non si può escludere il rischio di crolli di parti del grattacielo stesso. Questi sarebbero causati dai gravi danni strutturali rimediati durante il rogo. Non è escluso che, se i pompieri dovessero valutare come rischioso un rientro nell'edificio, questi venga definitivamente abbattuto.
Continuano le indagini della Procura
La Procura nel frattempo indaga sui materiali utilizzati per il rivestimento esterno della torre, scioltisi in meno di dieci minuti per via delle fiamme nonostante, a detta degli inquilini che hanno citato i costruttori del palazzo fossero totalmente ignifughe, il cappotto e sulle cause del rogo. L'ultima ipotesi conduce all'effetto lente.
Cos'è l'effetto lente
Appurato che il rogo non sia stato causato da un cortocircuito, in quanto nell'appartamento del quindicesimo piano da cui sono scaturite le fiamme non vi era corrente elettrica almeno da giugno, gli inquirenti indagano sull'effetto lente quale possibile causa del devastante incendio. In sostanza, gli investigatori stanno cercando di capire se sia possibile che il riflesso del sole attraverso un oggetto di vetro, che ne ha proiettato il calore dei raggi contro un altro utensile infiammabile, possa aver dato vita all'inferno di fuoco che ha avvolto la Torre dei Moro.