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Incendio Milano, brucia grattacielo in via Antonini

Incendio in via Antonini a Milano, nel grattacielo bruciato un appartamento venduto a 785mila euro

Il grattacielo “Torre del moro” andato a fuoco ieri in via Antonini a Milano era un edificio di alto livello, con appartamenti venduti anche a oltre cinquemila euro al metro quadro. “Erano case di ottimo livello, la società ha sempre costruito a livelli estremamente elevati come qualità di prodotti”, spiega un consulente immobiliare che aveva curato la vendita di un appartamento a Fanpage.it. Adesso però bisognerà capire le cause del rogo ed eventuali responsabilità a livello costruttivo: un dovere per le famiglie che hanno perso tutto.
A cura di Francesco Loiacono
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Una torre esclusiva, con appartamenti con finiture di alto livello e servizi quali la portineria attiva tutto il giorno. Le persone – tra loro anche il cantante Mahmood – che avevano scelto di abitare nella Torre del Moro, il grattacielo di venti piani andato a fuoco nel pomeriggio di ieri a Milano, avevano deciso di investire in una zona periferica del capoluogo lombardo ma all'interno di un palazzo che forse poco c'entrava col contesto più popolare della zona. "Costruire una roba del genere in quella location dal punto di vista imprenditoriale ai tempi era un po' un'avventura, perché lì si presumeva di poter costruire per poter vendere a livelli diversi", spiega a Fanpage.it William Bernardelli, consulente immobiliare che per lo Studio Dazzi aveva curato tempo fa la commercializzazione di un appartamento dell'edificio: "La nostra commercializzazione era stata una rivendita da parte di privati – precisa -. Avevamo collaborato all'inizio con il costruttore ma poi loro avevano avuto uno sprint nelle vendite, avevano venduto tutto lasciando fuori delle strutture che avevano finito in seguito, delle ville urbane".

Un appartamento nella Torre del Moro, il grattacielo bruciato a Milano (Foto: Immobiliare Studio Dazzi)
Un appartamento nella Torre del Moro, il grattacielo bruciato a Milano (Foto: Immobiliare Studio Dazzi)

Il consulente immobiliare: Erano case di ottimo livello

Un appartamento nella Torre del Moro, il grattacielo bruciato a Milano (Foto: Immobiliare Studio Dazzi)
Un appartamento nella Torre del Moro, il grattacielo bruciato a Milano (Foto: Immobiliare Studio Dazzi)

Il grattacielo di via Antonini è stato costruito tra settembre 2009 e febbraio 2010 dall'impresa Moro Costruzioni Spa: "Per come la conosciamo noi è sempre stata una struttura di valore – spiega Bernardelli -. Erano case di ottimo livello, la società ha sempre costruito a livelli estremamente elevati come qualità di prodotti". All'inizio tuttavia sia la crisi economica, sia le difficoltà legate alla posizione avevano rappresentato un freno alle vendite, avvenute in un primo momento ai prezzi di mercato dell'epoca. "Che io ricordi i prezzi erano di mercato dei tempi, non raggiungevamo i cinquemila euro al metro quadro se parliamo della prima vendita dal costruttore al primo inquilino. Poi – aggiunge Bernardelli – naturalmente l'esercizio del mercato che ha mosso i valori ha dato la possibilità di rivendita a prezzi diversi".

Un appartamento nella Torre del Moro, il grattacielo bruciato a Milano (Foto: Immobiliare Studio Dazzi)
Un appartamento nella Torre del Moro, il grattacielo bruciato a Milano (Foto: Immobiliare Studio Dazzi)

Un appartamento venduto a 785mila euro

Un appartamento nella Torre del Moro, il grattacielo bruciato a Milano (Foto: Immobiliare Studio Dazzi)
Un appartamento nella Torre del Moro, il grattacielo bruciato a Milano (Foto: Immobiliare Studio Dazzi)

E così per acquistare un appartamento di 150 metri quadri al 16esimo piano, come quello venduto dallo Studio Dazzi, uno sfortunato inquilino aveva pagato ben 785mila euro, oltre 5200 euro al metro quadro. "Non so se quell'appartamento, che abbiamo tenuto sul nostro sito perché era bellissimo, sia stato toccato dall'incendio", dice il consulente, affranto per le 60 famiglie che nel rogo hanno perso tutto. Lascia sgomenti, adesso, vedere le foto di come si presentavano le case nella Torre del Moro, ormai ridotta a uno scheletro annerito. L'appartamento in questione (al quale si riferiscono le foto, concesse dall'immobiliare), composto da tre camere e due bagni, vantava parquet su tutto il pavimento, infissi in legno con doppio vetro, tapparelle elettriche, porta blindata, termovalvole e contabilizzatori, videocitofono e armadiature fatte su misura, oltre a un'invidiabile vista sullo skyline di Milano, lo stesso che ieri si è riempito di fiamme e fumo. Adesso si dovrà capire perché la Torre sia andata a fuoco e accertare eventuali responsabilità nel caso di difetti a livello costruttivo: la procura indaga per disastro colposo.

Un appartamento nella Torre del Moro, il grattacielo bruciato a Milano (Foto: Immobiliare Studio Dazzi)
Un appartamento nella Torre del Moro, il grattacielo bruciato a Milano (Foto: Immobiliare Studio Dazzi)
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