Incendio a Roè Volciano, allarme rientrato per la nube tossica in paese: “Nulla è fuoriuscito”
Allarme rientrato. Ieri, 14 aprile, i vigili del fuoco e l'autorità sanitaria avevano dato l'allarme al sindaco di Roè Volciano, nel bresciano, di non aprire le finestra: "Traffico vietato nelle zone a rischio". Dopo l'incidente alla fabbrica Metalfer che aveva dato origine a un incendio, si era alzata in cielo una nube tossica a causa dello sversamento di 1.500 litri di fosfato di zinco in una vasca contenente circa 17mila litri acido solforico. Il rischio era che la reazione tra le due sostanze producesse e rilasciasse nell'aria anidride solforosa, una sostanza tossica se inalata. L'Agenzia regionale per la protezione ambientale ha dato notizia nella giornata del 15 aprile di aver completamente svuotato la cisterna e travasato tutto il liquido contenuto in una vasca a tenuta stagna. "Nulla è fuoriuscito nell'ambiente", assicurano dall'Arpa. Ora il sindaco sta revocando le ordinanze che vietavano il transito di persone vicino al sito industriale.
Nube tossica a Roè Volciano, Arpa: allarme rientrato
L'incidente era accaduto alla Metalfer Spa di via Giuseppe Frua pochi minuti dopo le 14.30. Era stata la stessa azienda a dare l'allarme al numero unico per le emergenze 112. Il centralino ha poi gestito la situazione inviando sul posto le ambulanze dei volontari Anc Valle del Chiese e i vigili del fuoco con il supporto del Nucleo Nbcr. Gli specialisti del Nucleare, biologico, chimico e radiologico hanno indossato tute speciali per proteggersi dalla contaminazione. Tali protezioni aiutano gli operatori a rilevare le sostanze e a mettere in sicurezza le persone, oltre che la decontaminazione dell'area. In via Frua sono arrivati in seguito anche i carabinieri della Compagnia di Salò che hanno avviato tutti i rilievi del caso per ricostruire quanto accaduto e i tecnici dell'Ats e di Arpa. Per il momento non vi sarebbero grossi dubbi circa le cause: gli investigatori propendono per l'errore umano. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito o intossicato, nonostante il sindaco Mario Apollonio abbia invitato alla cautela dopo suggerimento di Ats, Arpa e vigili del fuoco. Il primo cittadino aveva infatti firmato un'ordinanza che vietava il transito pedonale nella zona interessata dall'incidente, il divieto di utilizzo della ciclabile, il divieto di aprire porte e finestre di abitazioni e uffici e il divieto di utilizzo degli spazi aperti dell'oratorio. Era stato vietato infine anche l'ingresso al cimitero.