Incendio all’asilo di Osio Sopra, i due bambini restano in terapia intensiva
Restano ancora ricoverati i due bambini di 4 anni, un maschio e una femmina, che sono stati investiti dalle fiamme lunedì scorso in un asilo di Osio Sopra (Bergamo): il primo si trova al Niguarda di Milano, la seconda (che ha riportato ustioni più severe) al Buzzi. Erano stati trasportati in eliosoccorso nei due ospedali milanesi, accompagnati dalle mamme.
Gli altri feriti
Diversa la situazione per gli altri bambini ustionati . Una bimba di cinque anni e un maschio di sei restano ancora in ospedale al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, da cui è già stata dimessa un'altra piccola di tre anni, in attesa di riprendersi dalle ustioni. I tre papà presenti, tra i 35 e i 40 anni, erano invece stati dimessi nella serata di lunedì dal Policlinico San Marco di Zingonia.
Un papà indagato
Secondo le ricostruzioni, il fuoco si sarebbe propagato a causa di una scintilla improvvisa provocata dal bioetanolo, un liquido altamente infiammabile gettato sulla brace per alimentare il falò. Intorno al braciere sul prato in quel momento si trovavano tre papà e una decina di bambini: volevano arrostire dei marshmallows (caramelle gommose) infilzati su uno spiedino, come da tradizione delle scampagnate all'americana. Uno dei tre adulti adesso è indagato per lesioni colpose gravissime: la scuola, infatti, ha sempre ribadito che il fuoco in cortile non fosse assolutamente previsto, durante la giornata di orienteering genitori-figli che viene organizzata ogni anno, e che il liquido infiammabile che ha scatenato la fiammata non fosse in nessun modo tra i materiali in dotazione. Così la responsabilità del gesto sarebbe da attribuirsi a uno di genitori, e in particolare l'esecutore materiale del gesto: si tratta del papà che ha versato il bioetanolo sul braciere dove stavano cuocendo i dolcetti. Il reato contestatogli è procedibile però unicamente per querela di parte, e al momento non risultano denunce presentate.