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Incendio Milano, brucia grattacielo in via Antonini

Incendio alla Torre dei Moro, primi nomi iscritti al registro degli indagati per disastro colposo

Per l’incendio che lo scorso 29 agosto ha distrutto la Torre dei Moro a Milano, la Procura ha iscritto al registro degli indagati con l’ipotesi di reato di disastro colposo i primi nomi. Intanto, i periti non possono ancora accedere alla struttura perché pericolante e a rischio crolli. Per farlo, servirà una nuova messa in sicurezza.
A cura di Filippo M. Capra
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A poco più di un mese dall'incendio che ha distrutto la Torre dei Moro in via Antonini a Milano, il procuratore Tiziana Siciliano, che sta coordinando le indagini, ha iscritto al registro degli indagati i primi nomi nel fascicolo aperto per disastro colposo. Questi sono al momento ritenuti i responsabili di quanto accaduto, anche se vi sono ancora diverse domande senza risposta a cui gli inquirenti devono trovare un riscontro quanto prima.

Iscritti al registro degli indagati i primi nomi

Secondo quanto riportato dal Giorno, la Procura ha iscritto i primi nomi sul registro degli indagati anche in quanto atto dovuto, così da permettere a loro di organizzare una difesa e nominare un avvocato difensore, e agli inquirenti di continuare le indagini. Il focus della Procura è concentrato sulle ditte di costruzioni hanno reso possibile la creazione della torre, oltre che aver dato le autorizzazioni necessarie per i materiali utilizzati. Per questo, gli inquirenti hanno acquisito i documenti della Moro Real Estate, proprietaria dell'immobile che ha inglobato la Moro Costruzioni, la società che nel 2011 costruì il grattacielo. Resterà poi da capire chi ha dato l'ok per i pannelli spacciati per Alucobond ma in realtà altamente infiammabili.

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Palazzo ancora a rischio crollo, serve una nuova messa in sicurezza

Nel frattempo i periti non sono ancora riusciti ad accedere a quel che resta del palazzo perché quest'ultimo giudicato ancora pericolante e a rischio crollo. Per questo motivo servirà una nuova messa in sicurezza. Pochi dubbi ormai sulle cause del rogo, scatenatosi da un appartamento – in cui la luce era staccata da giugno – del quindicesimo piano. Le fiamme sarebbero arse a partire da un rifiuto lasciato sul balcone che avrebbe preso fuoco per un mozzicone di sigaretta spento male.

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