Incendio a Lodi, in fiamme l’ex “Cattedrale vegetale”: brucia ciò che rimaneva dell’opera d’arte

Era stata inaugurata nell'aprile del 2017, poi era stata prima devastata da una tromba d'aria e quindi definitivamente abbattuta nel 2019. E adesso ciò che rimaneva della Cattedrale vegetale di Lodi, opera postuma dell'artista Giuliano Mauri, uno dei fondatori del movimento della "Art in nature", è stato bruciato dalle fiamme. Un incendio è infatti divampato nella notte in via Ferrabini, dove è accatastato il legname che componeva la "cattedrale". Dalle prime ore della mattinata diverse squadre dei vigili del fuoco di Lodi sono impegnate per spegnere le fiamme, che stando a quanto riporta il "Corriere della sera" sarebbero di origine dolosa: la rete che proteggeva la catasta è stata trovata tagliata e vicino al legname sono state trovate bottiglie contenenti liquidi infiammabili.
Cos'era la Cattedrale vegetale

Si chiude così la storia, breve e triste, di un monumento naturale che era stato inaugurato alla presenza tra gli altri del compianto critico d'arte Philippe Daverio e aveva attirato in circa un anno di "vita" migliaia di visitatori sulle rive dell'Adda, dove sorgevano i 108 pilastri di legno che avrebbero dovuto far crescere al loro interno altrettanti alberi per costituire l'ossatura della cattedrale. In realtà difetti di costruzione, incuria e poi maltempo hanno inferto duri colpi all'opera, che era costata circa 300mila euro di cui oltre 100mila finanziati dalla Regione Lombardia. Nel dicembre del 2019 il Comune di Lodi aveva deciso di demolire ciò che restava della "Cattedrale" e la famiglia Mauri aveva fatto sapere che non ne avrebbe costruita un'altra. Adesso le fiamme hanno bruciato ciò che rimaneva del "sogno" dell'artista.