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In vendita Villa Beccaria, dimora storica sul lago di Como che ispirò Alessandro Manzoni: costa 34 milioni

La dimora storica con vista lago a Sala Comacina (Como) era di proprietà del marchese Giulio Beccaria, zio dell’autore dei Promessi Sposi che vi trascorreva le estati. Con 800 metri quadri di saloni affrescati, darsena e parco, ha ispirato poeti e letterati.
A cura di Francesca Del Boca
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Una dimora storica che ha ispirato uno dei capolavori della letteratura italiana. Si tratta di Villa Beccaria, magione vista lago di Como che fu di proprietà del marchese Giulio Beccaria, figlio di Cesare Beccaria e zio di Alessandro Manzoni: qui, sul Lario, l'autore de I Promessi Sposi trascorreva infatti le estati con la famiglia e la madre Giulia. Ma non solo. Tra le stanze della villa soggiornarono anche Rachele Cantù, figlia di Cesare che diede vita a un celebre salotto letterario, e lo scrittore Emilio De Marchi, che a bordo del lago prese spunto per le ambientazioni del romanzo Col fuoco non si scherza, pubblicato nel 1901.

Oggi questa romantica abitazione, simbolo della cultura italiana di fine Ottocento, è in vendita. Ben 800 metri quadrati di saloni decorati con affreschi, sette camere e cinque bagni su tre piani, grande terrazza semicircolare affacciata sull'acqua, imbarcadero, casa del guardiano (a fianco di un torrente caratterizzato da un vecchio ponte romano), una grotta artificiale e la darsena privata del XVII secolo. Il costo? 34 milioni di euro per una proprietà unica nel suo genere in quella che, ormai, è una delle mete più gettonate d'Europa per vip, divi di Hollywood e magnati internazionali.

La villa insomma, un tempo di proprietà di Giulio Beccaria, figlio dell'autore del trattato Dei delitti e delle pene, è un vero e proprio scrigno di cultura, letteratura e arte. Un primo corpo di fabbrica risale alla metà del Settecento, ma i lavori di costruzione furono interrotti a causa delle incertezze del periodo napoleonico. Successivamente, nei primi dell'Ottocento, l'immobile fu completato e assunse l'aspetto odierno con un parco sviluppato su due livelli principali e punteggiato da cedri del Libano, platani, ulivi e non solo. Tra i sentieri della radura si possono trovare infatti anche iscrizioni e dipinti tardo-medievali, così come il monumento funebre dei coniugi Giulio e Antonia Beccaria.

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