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In quali acquedotti della Lombardia è presente il Norovirus ed è vietato bere l’acqua

Il sindaco di Ponte di Legno ha chiarito che il Norovirus si trova solo nelle acque del Tonale e ha aggiunto: “Chissà quanti acquedotti hanno acque contaminate e non lo sanno”.
A cura di Matilde Peretto
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“Chissà quanti acquedotti ci sono che hanno acque contaminate da Norovirus e non lo sanno”. Con queste parole il sindaco di Ponte di Legno, Ivan Faustinelli, ha spiegato a Fanpage.it cosa sta succedendo nelle zone limitrofe al suo Comune. Da quando è stata emessa l’ordinanza che vieta di bere l’acqua del rubinetto ai residenti perché sono state trovate tracce di Norovirus, secondo il primo cittadino, è partito un caso mediatico esagerato: “Il comune di Ponte di Legno non è in stato di emergenza anche se il problema c’è, ma solo nella zona del Tonale

Cos'è successo sul passo del Tonale

Tutto è partito da due ragazze ricoverate in ospedale per gastroenterite acuta. Alloggiavano in un albergo del Tonale e sono state portate all’ospedale di Edolo per essere curate. Casi simili, poi, sono stati rilevati nelle zone limitrofe al famoso passo, sia nella provincia di Brescia sia in quella di Trento. Così, ipotizzando la presenza di un qualche virus a trasmissione aerea o tramite l'acqua, sono partite le analisi dell’ATS della Montagna sulle acque della rete idrica della zona.

Il sindaco ci tiene a precisare che la prima ipotesi di ATS non è quella delle acque contaminate, ma di un virus che si diffonde per via aerea dal momento che i casi di gastroenterite acuta ci sono stati in diverse zone, non solo a Ponte di Legno o sul Tonale, ma a centinaia a cavallo delle due province. Le analisi sulle acque sono partite comunque: “Sono analisi molto particolari che non si fanno spesso e hanno avuto esiti limitati: tracce di Norovirus sono state trovate solo nell’acquedotto del Tonale”, spiega il sindaco, "Che è un acquedotto limitato e indipendente".

"Il Norovirus non è a Ponte di Legno"

Il problema è quindi circoscritto solo su quell'acquedotto e non interessa direttamente il comune di Ponte di Legno che ha una rete idrica abbastanza sviluppata, che rifornisce circa 30 mila persone. Ma qui il Norovirus non è stato trovato. Inoltre, spiega che anche se fosse stato trovato “non c’è un’equazione tra acque inquinate e persone ammalate. Le persone hanno dei problemi che non dipendono dalle acque che bevono. E poi chissà in quanti acquedotti ci sono tracce di Norovirus e nessuno lo sa”.

Il sindaco parla di caso mediatico esagerato e che il suo Comune, con tutte le frazioni annesse, non è in stato di emergenza. L’ordinanza è stata emessa lo stesso, com’è giusto che sia, e saranno fatti tutti gli accertamenti. “Spero che il problema si risolva in poche settimane, prima dell’estate perché se ora sul Tonale non c’è nessuno, in estate si riempie di turisti e se nell’acquedotto ci fosse ancora il Norovirus sarebbe un problema”.

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