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Il caso di Giovanna Pedretti

“In pizzeria vicino a un tavolo di gay, c’era anche un disabile”: la recensione nel Lodigiano

“Mi spiace ma non mi sono sentito a mio agio. Peccato perché la pizza era eccellente e il dolce ottimo, non andrò più”, si legge sulla pagina del ristorante di Sant’Angelo Lodigiano su Tripadvisor. La replica della titolare: “Che bassezza umana”
A cura di Francesca Del Boca
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I titolari della pizzeria Le Vignole di Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) Giovanna Pedretti e il marito Nello; la recensione negativa su Tripadvisor
I titolari della pizzeria Le Vignole di Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) Giovanna Pedretti e il marito Nello; la recensione negativa su Tripadvisor
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Una recensione online che ha lasciato tutti a bocca aperta. A cominciare dai titolari del locale in questione, la pizzeria Le Vignole di Sant'Angelo Lodigiano (Lodi).

"Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay, non mi sono accorto subito perché sono stati composti. C'era anche un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà… mi spiace ma non mi sono sentito a mio agio. Peccato perché la pizza era eccellente e il dolce ottimo, ma non andrò più", si legge sulla pagina del ristorante su Tripadvisor. Voto finale del cliente che ha scritto il commento: una stellina su cinque.

Non si fa certo attendere la replica dei ristoratori. "Egregio cliente, il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai clienti sono l‘educazione e il rispetto verso l'altro", è l'incipit della risposta scritta da Giovanna Pedretti in persona, titolare della pizzeria Le Vignole insieme al marito Nello. "Le sue parole di disprezzo verso ospiti che non mi sembra vi abbiano importunato mi sembra una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole. Per non parlare del suo sguardo infastidito anche verso il ragazzino in carrozzina…".

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E ancora prosegue la risposta al commento, prontamente cancellato dopo le polemiche. "A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei. Noi non selezioniamo i clienti in base ai loro gusti sessuali, men che meno sulla disabilità", conclude la ristoratrice, che da tempo porta avanti iniziative come la "pizza sospesa", che ha permesso di destinare solo nell’ultimo anno oltre 200 buoni ai ragazzi e alle famiglie delle associazioni Genitori amici dei disabili e Il Maggiolino.

"Le chiedo gentilmente di non tornare da noi. A meno che non ritrovi in sé i requisiti umani che nel suo atteggiamento sono mancati".

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