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In Lombardia via libera all’ingresso delle associazioni pro-life nei consultori: critica dell’opposizione

La Lombardia ha approvato la norma, voluta dal Governo, che consente alle associazioni pro life di entrare stabilmente nei consultori.
A cura di Ilaria Quattrone
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La Lombardia ha approvato la norma voluta dal Governo nel Decreto Legge Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che permette ai movimenti Pro-life di entrare nei consultori. La decisione è stata ufficializzata: a confermarla è la risposta che ha dato il sottosegretario Mauro Piazza (in sostituzione dell'assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso, che era assente in aula) in Consiglio regionale rispondendo a una interrogazione presentata dai consiglieri del Patto Civico.

I consiglieri di opposizione hanno infatti chiesto come Regione volesse applicare le disposizioni "contenute nella norma recentemente approvata dal Parlamento". Piazza ha risposto che "Regione Lombardia ha sempre attuato quanto previsto dalla Legge 194 e ha sempre collaborato con il Terzo settore e intende avvalersi di tutte le possibilità che l’ordinamento mette a disposizione per contrastare la denatalità. Le iniziative di Regione Lombardia potranno essere integrate con le nuove opportunità concesse dalla normativa di recente applicazione".

La disposizione del Governo – che ha sollevato diverse perplessità da parte dell'Europa – consente ai movimenti Pro-vita di poter essere presenti stabilmente nei consultori dove, tra le altre cose, le donne si possono rivolgere per ottenere la certificazione necessaria per l'interruzione volontaria di gravidanza. La legge delega alle amministrazioni regionali di riorganizzare i servizi dei consultori. Alcune Regioni, guidate dal centrosinistra, hanno detto di non volerla applicare.

"È una decisione grave – hanno dichiarato il capogruppo del Partito democratico Pierfrancesco Majorino e la consigliera Paola Bocci -. Ci rendiamo disponibili a raccogliere e ad approfondire segnalazioni sulla mancata applicazione della 194 nella nostra Regione, come abbiamo sempre fatto, e segnalazioni di ingerenze nella vita delle donne che possono essere causati dai neo-oscurantisti".

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