In Lombardia tornano le visite ai parenti in ospedale e Rsa: chi può entrare, come e per quanto tempo
A partire da ieri, giovedì 10 marzo, in Lombardia è nuovamente possibile visitare i propri parenti in ospedale e nelle Rsa per un minimo di 45 minuti al giorno. Le visite tornano a essere concesse con il progressivo miglioramento dell'andamento epidemiologico e il calo dei contagi e dei ricoverati per Covid-19. Ne dà comunicazione Regione Lombardia che spiega come le procedure per consentire le visite siano state aggiornate affinché vengano mantenute alte le misure di prevenzione e protezione.
Chi e come può visitare i parenti in ospedale e Rsa
La delibera, approvata ieri in Giunta dopo proposta della vice presidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, ha diversi punti importanti, alcuni dei quali riguardano lo screening ogni quindici giorni per il personale sanitario per chi è a contatto con pazienti immunodepressi. Al contrario, l'accesso dei parenti per visitare i pazienti ricoverati è libero. In pronto soccorso e ricovero ordinario su appuntamento servirà sottoporsi ad un test antigenico gratuito al momento dell'ingresso nella struttura. Per quanto riguarda l'accesso di accompagnatori o visitatori in ospedali e Rsa, invece, è solamente consentito se in possesso di green pass rafforzato dopo aver effettuato la terza dose. Le strutture sono accessibili anche a chi ha solo la doppia dose o è guarito dalla malattia a patto che presenti un test negativo effettuato non oltre 48 ore prima della visita. L'assessore Moratti ha commentato la delibera della Giunta dicendo che "si è tornati a consentire di incontrare i propri cari in ospedale. L'emergenza ci aveva costretto a interrompere o limitare di molto le visite. Riaperture che però dobbiamo fare in sicurezza. Ecco il senso della delibera. Un ritorno graduale alla normalità e al contatto umano verso chi è ricoverato in ospedale o in Rsa".