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“In Lombardia record di non sanitari vaccinati”: il report di Gimbe che la Regione contesta

Uno studio della Fondazione Gimbe indica nella Lombardia la regione con il dato più alto di vaccinati tra non sanitari, il 51 per cento. Ma la Regione smentisce: “Il 67,2% di vaccini somministrato ad operatori sanitari di strutture pubbliche, private, Medici di Medicina Generale (MMg), Pediatri di libera scelta e liberi professionisti. Solo l’21,1% a operatori non sanitari”.
A cura di Simone Gorla
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Nella fase uno della campagna di vaccinazione anti Covid anche il personale non sanitario, ma che comunque lavora negli ospedali per esempio in amministrazione o per fare le pulizie, ha beneficiato "di quasi un quarto delle dosi finora somministrate con enormi differenze regionali". A dirlo è un report della Fondazione Gimbe, che indica anche le regioni in cui i vaccinati non sanitari sono di più. "In alcuni casi superano il 30%, come in Provincia Autonoma di Bolzano 34 per cento, Liguria 39 per cento e Lombardia 51 per cento".

Fondazione Gimbe: "In Lombardia record di vaccinati non sanitari"

"Alla luce di questa discrepanza tra numeri previsti dal Piano e le diverse policy vaccinali attuate dalle Regioni", sostiene lo studio, le dosi previste dal Piano vaccinale per gli operatori sanitari "non sono sufficienti perché rimangono esclusi tutti quelli che non lavorano presso strutture pubbliche". Un dato che allarma il consigliere regionale Gianni Girelli, presidente della commissione regionale anti Covid. "Nella consapevolezza che il Piano nazionale comprende tra gli operatori sanitari e sociosanitari anche chi, pur non essendo medico o infermiere, è impegnato in ospedale o nelle Ats, chiediamo che la Regione faccia chiarezza del perché di questo dato anomalo rispetto al contesto nazionale".

Regione Lombardia replica: "Dati sbagliati, sono il 21 per cento"

Regione Lombardia però smentisce questa analisi e fornisce dati diversi: "A oggi Regione Lombardia ha effettuato oltre 256.000 vaccini anti covid. Di questi, la stragrande maggioranza, più di 172.000 (67,2%) sono stati somministrati ad operatori sanitari di strutture pubbliche, private, Medici di Medicina Generale (MMg), Pediatri di libera scelta e liberi professionisti, 30.000 (11,7%) a ospiti di strutture sanitarie e sociosanitarie e 54.000 (21,1%) a operatori non sanitari (personale che opera nelle Aziende ospedaliere pubbliche, private, Enti e strutture accreditate o autorizzate nell’ambito del Servizio Sanitario regionale).

Il personale vaccinato rientra quindi nelle categorie indicate dalla struttura commissariale, per la prima fase della campagna. Si evidenzia che ad oggi oltre 24.000 su 320.000 soggetti hanno completato il ciclo vaccinale con il secondo richiamo. In merito alla ricostruzione fornita dalla Fondazione Gimbe, si sottolinea che questa non è coerente con l’attività vaccinale realmente svolta e comunicata al Ministero della Salute da Regione Lombardia".

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