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In Lombardia la variante Delta diventerà prevalente a luglio, l’87% dei contagiati non è vaccinato

“Stiamo assistendo allo switch tra le varianti Alpha e Delta e quest’ultima dovrebbe diventare prevalente nel prossimo mese”: a scriverlo su Twitter è la vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti. L’assessora al Welfare ha inoltre sottolineato come l’87,2 per cento dei contagiati non è vaccinato.
A cura di Ilaria Quattrone
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"A giugno la percentuale di casi con variante Delta è stata del 10 per cento, una percentuale cresciuta negli ultimi giorni del mese": a scriverlo su Twitter è la vicepresidente di Regione Lombardia e assessora al Welfare, Letizia Moratti. Preoccupa infatti il crescente numero di contagi e soprattutto la possibilità che nei prossimi mesi questi potrebbero aumentare ulteriormente.

Moratti: Varianti dovrebbe diventare prevalente

"Stiamo assistendo allo switch tra le varianti Alpha e Delta e – continua Moratti – quest'ultima dovrebbe diventare prevalente nel prossimo mese". Un contrasto alla diffusione del virus è sicuramente dato dalle vaccinazioni anti-Covid. Sempre l'assessore nel suo post spiega che, in media, per tutte le varianti identificate l'87,2 per cento degli infettati non risulta vaccinato: "È vaccinato con prima dose per l'8,1 per cento e vaccinato con ciclo completo per il 4,7 per cento. La vaccinazione protegge e riduce la probabilità di decorsi gravi". E proprio per questo motivo, l'assessora invita a vaccinarsi.

Galli: Con i vaccini ondata non sarà grave come l'anno scorso

Dello stesso avviso anche il direttore della Clinica Malattie Infettive dell'Ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, che in un'intervista rilasciata al live YouTube di Fanpage.it ha affermato che la presenza di molti vaccinati limita il rischio di piombare in una nuova ondata: "Il mio ottimismo deriva dal fatto di avere comunque molti vaccinati, alcuni dei quali potrebbero infettarsi ma nella quasi totalità dei casi non finirebbero né in ospedale, né in rianimazione né tanto meno al cimitero". Per lo scienziato infatti ci sono dubbi relativamente al fatto. che possa arrivare una variante talmente potente da sopraffare la protezione dei vaccini.

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