In Lombardia fatte un milione di dosi AstraZeneca, Fontana: “Figliuolo valuta redistribuzione”
Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha chiesto al commissario per l'Emergenza Francesco Paolo Figliuolo di valutare la redistribuzione delle dosi di AstraZeneca. Nel dettaglio, il governatore leghista ha precisato ai microfoni questa mattina di Radio24: "Avere le dosi di AstraZeneca dalle Regioni del Sud che usano di meno il vaccino? È una richiesta che ho fatto formalmente al generale". E la risposta dal generale non è tardata ad arrivare: "Il commissario ritiene che queste compensazioni spettino alla struttura commissariale", riferisce Fontana. Che poi aggiunge: "Noi dal primo momento ci adeguiamo alle decisioni del commissario e le rispettiamo. Ci ha detto che stanno facendo le valutazioni del caso. Noi lombardi abbiamo il grande merito che utilizziamo anche AstraZeneca. Io stesso mi sono vaccinato con AstraZeneca ed è stata un'ottima scelta".
Letizia Moratti: Favorire le regioni che rispettano i target
Oltre a Fontana, anche la vicepresidente nonché assessore al Welfare, Letizia Moratti ha chiesto a Figliuolo un trattamento diverso tra le diverse regioni sempre per quanto riguarda il piano vaccinale. Già bersaglio di alcune polemiche dello scorso gennaio, quando aveva chiesto a Roma di distribuire i vaccini in base alla ricchezza delle regioni, la Moratti è tornata nei giorni scorsi con una nuova dichiarazione: "Credo che il commissario debba favorire quelle Regioni che stanno rispettando i target dati e noi li abbiamo anche superati". E la richiesta era arrivata poche ore dopo che Fontana aveva chiesto, in una prima volta, ulteriori dosi di AstraZeneca in caso di rifiuti nelle altre regioni: "Da noi meno dell'1 per cento delle persone vaccinate rifiuta AstraZeneca, anche perché i nostri medici spiegano loro che questo è un vaccino sicuro ed efficace", ha aggiunto Moratti.
Non slittano gli appuntamenti delle seconde dosi
L'obiettivo di Regione resta infatti quello di accelerare la somministrazione giornaliera per arrivare a luglio con tutti i lombardi almeno vaccinati con la prima dose. Intanto ieri è stato anche precisato che in Lombardia non sarà spostata la data del richiamo della vaccinazione anti-Covid. O almeno non per il momento. Lo ha affermato il direttore generale al Welfare di Regione Lombardia, Giovanni Pavesi, durante la commissione sanità bloccando sul nascere la richiesta di molti lombardi di modificare la somministrazione della seconda data in vista dell'arrivo dell'estate.