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Covid 19

In Lombardia 117 morti per Coronavirus in un giorno, mai così tanti decessi da maggio

Continuano ad aumentare i contagi in Lombardia, così come i decessi che nel bollettino di oggi martedì 3 novembre sono stati 117 che rappresentano di fatto quasi un terzo delle 353 vittime di Covid nelle ultime 24 ore in Italia. Si tratta del dato più alto registrato dallo scorso 6 maggio quando i decessi nella regione sono stati 134.
A cura di Chiara Ammendola
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Sono 117 le vittime di Coronavirus in Lombardia nelle ultime 24 ore, sono questi i dati che sono emersi dall'ultimo bollettino, quello di oggi 3 novembre, che monitora i contagi in tutta la regione. Si tratta di un dato piuttosto alto, rispetto ai decessi che ci sono stati negli scorsi giorni, e che non veniva registrato dal mese di maggio quando i decessi in diverse occasioni hanno superato quota 100: è accaduto il 6 e il 7 maggio quando i morti in Lombardia per Coronavirus sono stati rispettivamente 222 e 134, mentre il 14 e il 15 maggio sono stati registrati 111 e 115 morti. In quel momento si trattava di quella che tutti hanno considerato la coda della prima ondata della pandemia che ha provocato migliaia di morti.

Un terzo dei morti di oggi in Italia sono stati registrati in Lombardia

In questo caso, come spiegato anche dal virologo Fabrizio Pregliasco, quello dei morti è il dato che tende a migliorare per ultimo e quindi anche in questa seconda ondata bisognerà attendere giorni, forse settimane, prima di poter assistere a un calo dei decessi. I 117 decessi di oggi rappresentano di fatto quasi un terzo delle 353 vittime di Covid nelle ultime 24 ore in Italia. Aumenta anche il numero dei pazienti in terapia intensiva, che sono 40 nelle ultime 24 ore in Lombardia a fronte dei 203 a livello nazionale, quasi il doppio dell'aumento finora più alto dei ricoverati in rianimazione in un solo giorno nella seconda ondata.

Possibile lockdown in Lombardia

Intanto dovrebbe arrivare questa sera la firma del governo sul nuovo Dpcm che introduce nuove e maggiori misure restrittive in tutto il territorio nazionale. Inoltre secondo quanto emerso dalla bozza diffusa in queste ore l'Italia potrebbe essere divisa in tre zone: gialle, arancioni e rosse. Tre scenari che prevedono restrizioni sempre più stringenti in base al livello di rischio, deciso dall'andamento dei contagi da Covid-19, dall'indice Rt e non solo. Seguendo i ventuno indicatori dell'Istituto superiore della sanità, le regioni più a rischio sono Lombardia, Piemonte e Calabria, dove potrebbero scattare misure da "zona rossa" dopo la firma del nuovo Dpcm. Ma il Comitato tecnico scientifico segue attentamente anche Campania, Liguria, Valle D'Aosta, Puglia e la provincia autonoma di Bolzano.

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