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Ex detenuto crea “41Bus” per accompagnare i parenti a trovare i carcerati: la storia di Bruno Palamara

Bruno Palamara è stato arrestato per droga a 23 anni. Dopo quattro anni in carcere ha cambiato la sua vita: ha fondato 41Bus, un servizio per i familiari dei detenuti che hanno difficoltà a raggiungere le carceri. Ha raccontato la sua storia a Fanpage.it.
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Bruno Palamara, fondatore di 41Bus
Bruno Palamara, fondatore di 41Bus

Bruno Palamara ha passato quasi quattro anni in carcere, dopo essere stato arrestato per droga a 23 anni. Nel carcere di Voghera ha iniziato un percorso personale di crescita che lo ha portato a interrogarsi su come cambiare la sua vita. Da qui nasce 41Bus, un servizio per i familiari dei detenuti che hanno difficoltà a raggiungere le carceri dove sono rinchiusi i loro cari. Per ora il servizio è attivo su Opera e sul carcere di Voghera, dove Bruno ha scontato l'ultimo periodo di detenzione.

Da 41Bis a 41Bus

"Mi sono accorto che il problema principale per detenuti e familiari sono i colloqui. Il colloquio è un evento, la cosa più importante, da lì ho avuto un'idea perché non tutte le carceri sono bel collegate con i mezzi pubblici", racconta Bruno a Fanpage e arrivare anche solo con cinque minuti di ritardo può mettere a rischio un colloquio atteso da un mese. Aiutato dai suoi legali, Bruno ha creato la piattaforma 41Bus che spera crescerà fino a servire altre carceri. Proprio confrontandosi con loro è nato il nome del progetto, che strappa un sorriso cambiando la vocale di 41Bis, il regime carcerario rivolto soprattutto agli appartenenti delle organizzazioni mafiose. "Non volevo mettere un nome pesante, quindi parlando con le persone che hanno collaborato al progetto perché non 41Bus? Sono proprio 41 le carceri che abbiamo studiato" spiega Bruno, "voglio creare leggerezza per tutti quei bambini figli dei detenuti e per le donne che devono ogni volta entrare in carcere".

Bruno davanti al pullman di 41Bus
Bruno davanti al pullman di 41Bus

"Ho trasformato un fallimento in una vittoria"

Gli anni passati dentro sono stati per Bruno un'occasione di crescita, iniziando a leggere – "Non leggevo dalla prima media o forse nemmeno allora" scherza sugli anni scolastici –  studiare, dimagrire  – "Pesavo 110 kg" – e smettere di fumare. "Mi sono messo in discussione, ho colto questo tempo che avevo a a disposizione, l'ho sfruttato, non mi sono arreso, non ho passato il tempo su un letto a guardare magari la televisione. Mi è stata data una seconda possibilità, possono nascere belle cose" come 41Bus. Dopo essere uscito da Voghera, Bruno ha deciso di fare qualcosa per facilitare la vita dei familiari dei detenuti ma anche per se stesso, scommettendo sulle sue capacità di fare impresa, rimanendo però legato al posto che l'ha fatto maturare: "Per questo non voglio dimenticare il carcere" dove Bruno ha piantato il suo seme.

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