Imprenditrice milanese stalkerizzata dall’ex compagno: minacciava anche i suoi parenti per sapere dov’era
Un'imprenditrice milanese è stata stalkerizzata per diverso tempo dal suo ex compagno che non accettava la fine della loro relazione. L'uomo, un noto avvocato di Milano 65enne, sarebbe arrivato persino a contattare i dipendenti e i colleghi della 45enne pur di avere sue notizie, a minacciare la madre di lei per provare ad avere un contatto con l'ex e a scrivere frasi offensive sui muri del palazzo dove vive.
Le minacce e le scritte offensive sulle mura di casa
Stando a quanto ricostruito, la 45enne aveva iniziato alcuni mesi fa una relazione sentimentale con un avvocato 65enne. Con il passare del tempo, l'imprenditrice aveva notato alcuni atteggiamenti del compagno che stavano diventando sempre più invadenti: le spiava il cellulare, la seguiva di nascosto quando usciva di casa e reagiva con rabbia quando non gli rispondeva subito ai messaggi o alle chiamate.
Una volta che si è resa conto che la situazione non sarebbe migliorata, la 45enne ha deciso di lasciarlo. Lui, però, non era d'accordo e avrebbe iniziato a perseguitarla minacciandola e tormentandola in più di un'occasione. Il 65enne sarebbe arrivato a contattare soci e dipendenti della sua ex compagna per avere informazioni su di lei e sarebbe stato visto fuori dai luoghi che frequentava le donne che fermava le persone che la conoscevano per chiedere ancora della 45enne.
Stando al racconto della 45enne, l'ex compagno avrebbe anche insultato e minacciato sua madre dicendole che le avrebbe fatto del male se non l'avesse aiutato a mettersi in contatto con la figlia. Infine, avrebbe anche danneggiato in più di un'occasione la sua auto e scritto frasi offensive sulle pareti di casa.
Le prove degli atti persecutori
L'imprenditrice, però, di fronte a questi atti non ha voluto denunciare il 65enne per paura di ritorsioni. Piuttosto, la 45enne ha preferito rivolgersi a un'agenzia specializzata, la Tarricone Investigazioni, per ottenere prove degli atti persecutori dell'ex e, in caso, decidere se denunciare.
"Le donne vittime di stalking preferiscono affidarsi a professionisti privati perché non si sentono adeguatamente tutelate dalle forze dell’ordine", ha dichiarato un'esperte dell'agenzia: "Questo dovrebbe rappresentare un invito alle istituzioni a fare sempre di più, perché evidentemente non è ancora abbastanza ciò che viene oggi messo in atto per salvaguardare l’integrità fisica e psichica delle vittime". Nel corso degli ultimi giorni, le investigatrici sarebbero riuscite a raccogliere elementi importanti e si dicono pronte a testimoniare nel caso si vada a processo.