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Importano illegalmente orologi di lusso a Malpensa per un valore di oltre 23 milioni: indagate tre persone

Nella mattinata del 16 settembre, la Guardia di finanza ha sequestrato 23 milioni di euro dal conto corrente di 3 indagati proprietari di società d’importazione. Gli indagati sono accusati di contrabbando di beni di lusso.
A cura di Carlo Coi
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Nella mattinata del 16 settembre, la Guardia di finanza di Varese ha sequestrato 23 milioni di euro a due aziende di spedizione accusate di contrabbando aggravato di orologi di lusso. L'indagine, avviata grazie alla denuncia alle fiamme gialle di un dipendente, ha permesso di constatare come, nel triennio 2020-2022, le imprese abbiano importato in modo irregolare più di 60 mila orologi di lusso che hanno generato un guadagno di oltre cento milioni di euro. Indagati due uomini e una donna.

Contrabbando di orologi di lusso in arrivo a Malpensa

Gli orologi venivano importati da Hong Kong, si tratterebbe di 64.000 prodotti di pregio (in 80 casi accertati, a marchio Rolex, Bulgari, Chopard, Cartier, IWC, Panerai), per un valore medio complessivo di 103 milioni di euro. I beni di lusso venivano importati in Italia, all'aeroporto di Malpensa, e venivano esentati dal pagamento dell'Iva e dei dazi doganali perché destinati, solo sulla carta, a una basa militare americana, potendo godere dunque del principio di extraterritorialità.

Orologi di lusso in nero per 23 milioni

In realtà, secondo quanto dichiarato dalla guardia di finanza: "Gli orologi venivano di fatto importati illecitamente in territorio nazionale in evasione dei relativi diritti di confine per poi essere rivenduti ‘in nero' anche a commercianti del settore, con la prospettiva di applicare prezzi più bassi sul mercato alterando la leale concorrenza e, perciò, danneggiando gli imprenditori onesti".

Le indagini avviate dalla Procura hanno permesso di constatare come le aziende siano riuscite ad evadere 22,9 milioni di euro di Iva e 50mila euro di dazi doganali, proprio la cifra che ora è stata sequestrata dai conti correnti degli indagati, su disposizione del giudice per le indagini preliminari di Busto Arsizio. Inoltre, i malviventi rischiano un periodo di reclusione da 3 a 5 anni e una multa da 2 a 10 volte i diritti evasi.

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