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Omicidio di Giulia Tramontano

“Impagnatiello narcisista, vedeva Giulia Tramontano come una nemica”: cosa dice la perizia psichiatrica

Per il consulente della difesa Impagnatiello, da “maschio onnipotente” aveva provato un “orgasmo narcisistico” all’idea di essere “desiderato da due donne” e avrebbe percepito Giulia come “una nemica” dopo essere stato smascherato. La perizia di parte è stata depositata a processo.
A cura di Francesca Del Boca
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Alessandro Impagnatiello
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Alessandro Impagnatiello "ha importanti disturbi narcisistici, ossessivi, paranoidei" e "vedeva Giulia Tramontano come una nemica". Il barman che un anno fa ha ucciso la compagna incinta nell'appartamento che i due condividevano a Senago (Milano), avrebbe provato un vero e proprio "orgasmo narcisistico" nel sentirsi "concupito da una donna giovane e bellissima, corteggiata da tutti, che aveva scelto lui" e soprattutto nel mostrarsi "in grado di gestire due donne contemporaneamente, l'una all'insaputa dell'altra".

È quanto si legge nella consulenza di parte disposta su Alessandro Impagnatiello dalle avvocatesse della difesa Giulia Geradini e Samanta Barbaglia, e depositata a processo. La consulenza potrebbe essere utilizzata per chiedere alla corte popolare, presieduta da Antonella Bertoja, di disporre una perizia psichiatrica sul giovane, che ora rischia l'ergastolo.

Alessandro Impagnatiello all'Armani Cafè di Milano
Alessandro Impagnatiello all'Armani Cafè di Milano

Impagnatiello:"Davo del tu a calciatori e veline"

Lo psichiatra Raniero Rossetti, autore della perizia, ha così incontrato più volte il barman in carcere. E sottolineato come proprio l'ambiente del bar abbia segnato una svolta nell'esistenza del 31enne. "Alessandro Impagnatiello riesce a farsi assumere in un noto locale della movida milanese e qui la sua vita cambia", scrive il perito. "Ha grande fiducia nelle sue risorse personali, scarsa considerazione dell'altro, relazioni sociali superficiali e finalizzate solo alla gratificazione personale".

All'Armani Cafè, nel cuore di Montenapoleone, il 31enne sguazza come un "pesce nell'acqua" tra "calciatori, personaggi televisivi e veline" che "gli danno del tu". Il lavoro da barman "in un locale prestigioso e alla moda" del centro di Milano "gonfia il suo ego". E nel frattempo, "con bugie e sotterfugi seriali" tiene "al guinzaglio le due donne". 

L'incontro tra Giulia e l'altra donna: "una ferita narcisistica"

Giulia Tramontano e A. si abbracciano davanti all'Armani Cafè a Milano dopo l'incontro del 27 maggio 2023
Giulia Tramontano e A. si abbracciano davanti all'Armani Cafè a Milano dopo l'incontro del 27 maggio 2023

Per questo, quando le due donne si incontrano davanti al locale di via Manzoni, per Alessandro Impagnatiello crolla il mondo intero. È una "tremenda ferita narcisistica" che lo ha porta ad avere una "percezione patologica della figura di Giulia Tramontano" come "nemica che aveva minato e poi mandato a pezzi la sua quotidianità", fino a quel momento percepita come trionfale: un lavoro stimolante, che lo fa sentire sotto i riflettori e illuminato dalle luci dello spettacolo, e due donne ai suoi piedi. 

"Il maschio onnipotente ridicolizzato da Giulia"

Insomma, in men che non si dica, "da maschio onnipotente che aveva in mano la vita di entrambe si è sentito un maschio fragile in balia delle due donne, e ridicolizzato da Giulia". Sbugiardato e terrorizzato da quell'immagine distrutta che lui stesso ha ricordato durante la scorsa udienza ("Non volevo essere umiliato, tenevo alla mia immagine sul posto di lavoro, alla stima che i colleghi avevano di me", ha dichiarato durante il processo. "Avevo una certa responsabilità con lo staff. A dicembre avrei preso una promozione, era già nero su bianco").

Giulia, improvvisamente, diventa la colpevole di tutto. Il "risentimento" e "l'odio distruttivo" che prova lo direziona verso la fidanzata, percepita "in modo patologico" come la "donna cattiva fonte di tutti i mali". Non la compagna di vita e futura madre di suo figlio, ma colei che aveva definitivamente mandato all'aria quella "quotidianità" pompata dall'attività lavorativa "immaginifica" e dalla relazione clandestina con la collega più giovane. Un bersaglio da punire con 37 coltellate.

Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano durante il gender reveal di Thiago a Senago
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