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Omicidio di Giulia Tramontano

Impagnatiello a colloquio con gli psichiatri per oltre due ore: la perizia sarà decisiva per il processo

La relazione dei periti nominati dalla Corte d’Assise di Milano sarà depositata a settembre. L’ex barman che il 27 maggio 2023 uccise la fidanzata Giulia Tramontano con 37 coltellate rischia l’ergastolo: è accusato di omicidio volontario aggravato.
A cura di Francesca Del Boca
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È durato oltre due ore, in una stanza del carcere di San Vittore, il colloquio di Alessandro Impagnatiello con gli psichiatri incaricati di redigere la perizia super partes richiesta dai giudici della Corte d'Assise di Milano. Si tratta del primo incontro con i periti, lo psichiatra forense Pietro Ciliberti e il medico legale Gabriele Rocca, che dovranno valutare se l’ex barman che il 27 maggio 2023 uccise con 37 coltellate la fidanzata Giulia Tramontano, incinta al settimo mese, fosse capace di intendere e di volere al momento dei fatti. Gli esperti dovranno anche esprimersi sull'eventuale pericolosità sociale di Impagnatiello.

I prossimi due colloqui si terranno a settembre. Poi i professionisti dovranno valutare le dichiarazioni dell’uomo e redigere la loro relazione, che dovrebbe essere depositata entro il prossimo 15 ottobre e discussa durante una delle udienze del processo a carico del 31enne, che ora rischia l'ergastolo.

La Procura di Milano, nel frattempo, ha nominato come consulente la psichiatra forense Ilaria Rossetti, mentre l’avvocato di parte civile Giovanni Cacciapuoti, che rappresenta la famiglia Tramontano, ha incaricato invece gli psichiatri Salvatore De Feo e Diana Galletta.

"L’imputato, nei mesi precedenti all'omicidio, ha messo in atto tutta una serie di comportamenti logici. Ha avuto progettualità, fatto ricerche online, ha somministrato il veleno e nelle fasi immediatamente antecedenti l’omicidio ha addirittura preparato la scena del crimine", la testimonianza dello psichiatra De Feo. "Si sentiva lo scacchista che teneva in mano le donne come pedine", il parere dello psichiatra Raniero Rossetti, nominato dalla difesa. "Sono convinto che Impagnatiello abbia tratti ossessivo compulsivo, narcisistici e paranoidei che poi si sono intensificati fino a sfociare nella psicopatologia conclamata e a farlo agire come ha agito".

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