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Imbrattato a Milano il murales simbolo dell’antifascismo: “Gesto che offende la memoria”

ll murale di via Tucidide dedicato ai perseguitati antifascisti è stato imbrattato con della vernice nera: l’opera è dedicato alle persone simbolo della lotta al fascismo.
A cura di Giorgia Venturini
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Affronto all'antifascismo a Milano. Il murale di via Tucidide dedicato ai perseguitati antifascisti è stato imbrattato: la vernice nera ha sfregiato i volti di donne e uomini che sono diventati il simbolo della lotta al fascismo.

A dare la notizia e postare l'immagine è stata la pagina Facebook OrMe – Ortica Memoria, l'associazione che da anni promuove la realizzazione di murales sui temi della Memoria con il coinvolgimento di scuole, cittadini e associazioni.

Il murales dedicato alle persone simbolo dell'antifascismo

Nel post social precisa che a subire l'attacco vandalico è stata la gigantesca opera che raffigura monsignor Giovanni Barbareschi, Beata Suor Enrichetta Alfieri, Elena Rasera, Claudia Ruggerini, Carlo Venegoni, Nedo Fiano, Luigi Pestalozza, Thelma Hauss De Finetti, Carlo Bianchi, Mino Steiner. Ovvero i personaggi simbolo dell'antifascismo perseguitati durante il Ventennio.

A realizzare i murale  collettivo artistico Orticanoodles con il patrocinio del Comune di Milano e fa parte del progetto Ortica Memoria. Tutto in collaborazione con le associazioni partigiani del territorio.

Il presidente di Ortica Memoria: Non ci facciamo intimidire

Quello che è successo è "gesto vile che offende la memoria di tutti noi. Non ci facciamo intimidire", ha precisato il presidente di Ortica Memoria, Serafino Sorace. E poi ha aggiunto: "Purtroppo non è la prima volta che vengono prese di mira alcune nostre opere, che rappresentano con orgoglio i valori della solidarietà, della Resistenza e della Memoria".

Infine: "Ci preoccupa che gesti come questo vengano tollerati, se non addirittura avvallati da una certa componente politica che è troppo spesso ambigua sull’antifascismo. Continueremo a lavorare per salvaguardare la memoria storica e a stimolare la conoscenza anche nelle nuove generazioni. Non ci facciamo intimidire".

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