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Imbrattata la statua di Indro Montanelli a Milano con vernice viola: indaga la Digos

La statua di Indro Montanelli è stata imbrattata con vernice viola nella notte tra mercoledì e giovedì 4 aprile. La Digos sta indagando per risalire agli autori dell’atto vandalico.
A cura di Enrico Spaccini
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La statua di Indro Montanelli imbrattata con vernice viola (foto da Facebook)
La statua di Indro Montanelli imbrattata con vernice viola (foto da Facebook)

La statua di Indro Montanelli è stata di nuovo imbrattata con la vernice nella notte tra mercoledì e giovedì 4 aprile. Questa volta il monumento che si trova nei Giardini pubblici di Milano vicini a Porta Venezia che portano il suo nome è stata macchiata di viola. Da come è colato il colore, pare che sia stato rovesciato sulla testa finendo con il macchiare il busto e le mani. Gli autori sono ancora ignoti, ma sul caso sta indagando la Digos.

Il primo blitz risale al 2012, quando un finto ordigno venne ritrovato sotto al cappello della statua di Montanelli e la scultura fu macchiata con vernice rossa. Nel 2019, poi, in occasione della Giornata internazionale della donna le attiviste di ‘Non una di meno' lanciarono contro la statua vernice lavabile rosa. A giugno del 2020, infine, gli attivisti della ‘Rete studenti Milano' imbrattarono la scultura con pittura rossa.

A denunciare l'atto vandalico è stato Samuele Piscina, segretario provinciale della Lega e consigliere comunale, che punta il dito contro gli "ecovandali figli di papà". Come ha affermato Piscina, "il buonismo della sinistra ha come conseguenza questi continui atti vandalici in tutta la città. Chi imbratta dovrebbe pagare caro e non essere coccolato. Invece, a più riprese, la statua di bronzo è stata ripulita a spese dei milanesi attraverso le tasse e tariffe in continuo aumento grazie alla stessa sinistra che governa la città". Il segretario provinciale della Lega ha concluso il suo messaggio lanciando un appello al sindaco Giuseppe Sala invitandolo a "porre fine al suo mutismo di fronte a questi continui soprusi".

L'assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa e il senatore Sandro Sisler, entrambi di Fratelli d'Italia, si chiedono "quale sia questa volta l'assurda rivendicazione alla base di questo gratuito vandalismo" richiamando le "pulizie culturali di certi regimi totalitari forse ispiratori di certi ambienti di sinistra". Francesco Rocca, consigliere comunale di FdI, e Carlo Fidanza, capodelegazione di Fdi-Ecr al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza, accusano le cosiddette "femministe improvvisate" e i "gruppi che sostengono ardentemente la cancel culture".

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