Imbavaglia la moglie e la costringe a rapporti sessuali estremi: 59enne condannato
Un 59enne è stato condannato dal Tribunale di Como a 7 anni e 9 mesi di carcere per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni in danno della moglie. L'uomo, secondo quanto denunciato dalla vittima e ricostruito dalle indagini coordinate dal pm Antonio Nalesso, legava, immobilizzava e metteva al collo il collare per cani alla coniuge non consenziente costringendola ad avere rapporti sessuali. La donna non riusciva a ribellarsi fino a quando nel 2017 ha sporto denuncia ai carabinieri.
I maltrattamenti e le violenze sessuali
Come riferito dal La Provincia di Como, la donna aveva sporto denuncia ai carabinieri della Compagnia di Como nel gennaio del 2017. Ai militari aveva raccontato di essere stata costretta più volte a pratiche sessuali estreme non volute con il marito. "Devi fare quello che dico io, devi sottometterti all’uomo", le diceva quando osava protestare.
Il 59enne l'avrebbe legata, imbavagliata, immobilizzata con le manette, fatto indossare un collare per cani e costretta a subire rapporti sessuali. Inoltre, l'avrebbe minacciata per impedirle di andare al pronto soccorso quando le ha procurato una contusione al seno (da 10 giorni di prognosi) e di portarle via i figli nel caso in cui si sarebbe rivolta ai carabinieri.
Le indagini della Procura e la condanna
La Procura di Como, ricevuta la denuncia della donna, ha provveduto a verificare queste accuse trovando numerosi riscontri. Al 59enne, poi, è stato contestato anche l'aver aperto un gruppo social in cui uomini venivano invitati a inviare alla moglie le foto delle loro parti intime.
Il 59enne, imputato per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni contro la moglie, non si è presentato in aula ieri mattina, 18 gennaio. Il pm aveva chiesto per lui una condanna a 9 anni di carcere, mentre la sentenza è di 7 anni e 9 mesi.