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Ilaria Ziliani uccisa travolta da un suv nel Bresciano, alla guida c’era un collega di suo padre

È un collega del padre della vittima l’uomo che si trovava alla guida del suv che ha travolto l’auto sulla quale viaggiava Ilaria Ziliani. La 46enne è morta sul colpo, mentre lui è risultato positivo all’alcoltest.
A cura di Enrico Spaccini
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Ilaria Ziliani (foto da Facebook)
Ilaria Ziliani (foto da Facebook)

Il conducente del suv Audi Q5 che la sera di sabato 9 dicembre ha centrato l'auto sulla quale viaggiava Ilaria Ziliani è un collega del padre della vittima. L'uomo, un 44enne di Darfo Boario Terme (Brescia) risulta impiegato nella stessa azienda per la quale ha lavorato suo padre e quello della 46enne di Capo di Ponte deceduta nello schianto. L'alcoltest ha rilevato una concentrazione di alcol pari a 1,30 milligrammi per litro di sangue e nei suoi confronti si profila l'accusa di omicidio stradale aggravato dallo stato di ebbrezza.

La dinamica dell'incidente

Ziliani si trovava seduta sul sedile del passeggero di una Lancia Ypsilon guidata dal suo compagno nella serata del 9 dicembre. Stavano percorrendo la strada statale 42 del Tonale (nel territorio di Malonno, Brescia), diretti verso casa, quando il suv gli è piombato addosso.

Secondo quanto ricostruito finora, il 44enne arrivava da numerosi sorpassi azzardati e sbandate varie. L'ipotesi è che non abbia visto il rondò che come una rampa lo ha fatto sollevare da terra. Il Q5 è così finito addosso alla Lancia, sul fianco dove era seduta Ziliani.

Il 44enne era positivo all'alcoltest

Poco dopo sono arrivate sul posto due ambulanze, della Croce rossa di Breno e dell'Arnica di Berzo Demo, a prestare i primi soccorsi ai feriti. L'automedica inviata dalla centrale operativa, invece, non è riuscita ad arrivare dato che si è ribaltata a causa dell'asfalto bagnato. L'equipaggio è rimasto ferito in modo lieve. Anche l'elicottero, decollato da Sondrio, non è riuscito ad arrivare a causa delle condizioni meteo che lo hanno costretto a rientrare alla base.

Sono stati i vigili del fuoco a estrarre Ziliani dal veicolo, ma i tentativi dei sanitari del 118 di rianimarla si sono rivelati inutili. È grave, ma non in pericolo di vita, il suo compagno 50enne. I rilievi sono stati affidati ai carabinieri di Breno e il conducente del Q5 è stato sottoposto ad alcoltest. L'esame ha rilevato una concentrazione di 1,30 milligrammi di alcol per litro di sangue, più del doppio del consentito (0,5 mg/L). Il 44enne, che come riportato da Il Giorno è un collega del padre della vittima, potrebbe essere accusato di omicidio stradale aggravato dallo stato di ebbrezza.

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