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Ilaria Salis dalla detenzione all'elezione in Europa

Ilaria Salis risponde alle accuse sul debito da 90mila euro ad Aler: “Voglio fare chiarezza”

L’europarlamentare Ilaria Salis ha chiarito, con un post su Instagram, la sua posizione in merito al presunto debito da 90mila euro che avrebbe con Aler, l’Ente che gestisce gli alloggi popolari in Lombardia.
A cura di Ilaria Quattrone
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Ilaria Salis, europarlamentare di Europa Verde che è tornata in Italia dopo essere stata detenuta a Budapest perché accusata di aver aggredito alcuni attivisti di estrema destra in Ungheria, ha risposto alle accuse relative a un presunto debito di 90mila euro che avrebbe con l'ente Aler di Regione Lombardia che gestisce le case popolari sul territorio.

"Sì, lo confesso! Sono stata una militante del Movimento di Lotta per la Casa che negli anni ha dato battaglia sul tema del diritto all'abitare, a Milano e in tutta Italia", ha scritto in un post che ha condiviso sul suo profilo Instagram. "Se qualcuno pensava di fare chissà quale scoop scavando nel mio passato, è solo perché è sideralmente lontano dalla realtà sociale di tale movimento, che si compone di decine di migliaia di abitanti delle case popolari e attivisti, i quali, per aver affermato il semplice principio di avere un tetto sulla testa, sono incappati in qualche denuncia".

Salis ha poi precisato che sarebbe auspicabile che il mondo dell'informazione si concentrasse sul tema della povertà e precarietà abitativa "piuttosto che gettare fango sul mio conto".

Ha poi aggiunto: "Le pratiche collettive dell'occupazione di case sfitte, il blocco degli sfratti, la resistenza agli sgomberi, gli sportelli di ascolto e la lotta per la sanatoria rappresentano un'alternativa reale e immediata all'isolamento sociale e alla guerra tra poveri, strumentalizzate tanto dalle forze politiche razziste quanto dal racket".

L'europarlamentare ha poi spiegato che dare una risposta immediata al bisogno dell'abitare non solo significa fornire una soluzione a una questione "lasciata irrisolta dalla politica istituzionale" ma anche "indicare una prospettiva politica di trasformazione delle condizioni materiali di vita nel segno della giustizia sociale".

Per questo motivo ha voluto rivendicato di aver fatto parte del Movimento di Lotta per la Casa e di continuare a sostenerlo. Subito dopo ha voluto far chiarezza sulla questione del debito da 90mila euro con Aler: "Come è stato ampiamente sbandierato sui media di destra, Aler reclama un credito di 90.000 euro nei miei confronti come "indennità" per la presunta occupazione di una casa in via Giosuè Borsi a Milano, basandosi esclusivamente sul fatto che nel 2008 sono stata trovata al suo interno".

Ha poi precisato che nei successivi sedici anni non sono mai stati svolti controlli per verificare la sua permanenza all'interno dell'abitazione "né sia mai stato avviato alcun procedimento civile o penale a mio carico rispetto a quella casa, Aler contabilizza tale credito e non si fa scrupolo a renderlo pubblico tramite la stampa il giorno prima delle elezioni".

Ha poi spiegato che tantissime famiglie e persone, che non hanno i mezzi necessari per reagire, sono "tormentate da richieste infondate di questo genere. Il totale dei crediti contabilizzati da Aler ammonta infatti ad oltre 176 milioni di euro! La pratica di richiedere esose «indennità di occupazione» agli inquilini, basata su presupposti a dir poco incerti, è una strategia utilizzata sistematicamente per spaventare gli occupanti e tentare di fare cassa".

Infine ha concluso il post spiegando che troppe persone non vedono garantito il proprio diritto all'abitare. Non solo. Spesso non hanno alternative dignitose in una città che, come ben sappiamo, ha gli affitti più cari. "L'ente che dovrebbe tutelare questo diritto sembra essere più interessato a criminalizzare il movimento di lotta per la casa e gli inquilini piuttosto che a trovare soluzioni concrete".

L'europarlamentare ha poi aggiunto che nei prossimi giorni pubblicherà alcuni dati proprio sulla questione abitativa a Milano e in Italia: "Ringrazio Libero & co. per avermi servito questo assist per riportare l'attenzione mediatica su un tema che mi sta molto a cuore, perché così cruciale per le classi popolari e i giovani". E infine ha ricordato: "Mai più gente senza casa, mai più case senza gente".

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