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Ilaria Salis e Luca Paladini al Cpr in via Corelli di Milano: “Un inferno di sofferenza, suicidi e deportazioni”

L’europarlamentare di Avs, Ilaria Salis, e il consigliere della Regione Lombardia, Luca Paladini, hanno effettuato un’ispezione a sorpresa al Cpr di via Corelli di Milano: “Una vergogna per la città”.
A cura di Giulia Ghirardi
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"È un inferno nel cuore della città che dovrebbe essere chiuso immediatamente", ha detto l'europarlamentare di Avs, Ilaria Salis, dopo aver effettuato un'ispezione a sorpresa al Cpr di via Corelli di Milano insieme al consigliere della Regione Lombardia, Luca Paladini.

"Ci sono persone tenute qui soltanto perché non hanno documenti in regola. Questo non è un crimine, le persone non dovrebbero essere arrestate e detenute per questo", ha dichiarato Salis al termine dell'ispezione. "Anche le condizioni sono terrificanti: docce con solo acqua bollente, alcune che funzionano e altre no, cibo con date di scadenza manomesse a penna".

"Sul registro eventi critici che abbiamo potuto visionare soltanto 5 minuti prima di uscire dopo ore dalla nostra richiesta, abbiamo anche appreso che qui dentro una persona ha cercato di impiccarsi qualche settima fa", ha concluso l'europarlamentare. "Questo perché i Cpr sono luoghi dove le persone non possono sopravvivere, non ci sono attività e si è costretti a passare le giornate senza far niente, in una situazione di sofferenza estrema".

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Paladini sul Cpr di via Corelli: "È una vergogna per la città"

"Le persone che mi hanno avvicinato, mi hanno chiesto: cosa ci faccio qui dentro? Io una risposta non ce l'ho, o meglio, ce l'ho legata alla disumanità di questo Paese che incarcera delle persone che hanno semplicemente dei documenti scaduti", ha aggiunto Luca Paladini, consigliere della Regione Lombardia e vice presidente della commissione speciale in tutela dei diritti delle persone negli istituti penitenziari.

Un episodio è emblematico. "Due ragazzi sono stati prelevati mentre erano in coda davanti alla prefettura di Firenze per rinnovare il permesso di soggiorno. Sono stati prelevati e portate in questo luogo. Questa è, a tutti gli effetti, una deportazione", ha rincarato Paladini prima di concludere. "Poi c'è l'opacità di questo luogo. Si deve pregare per delle informazioni che per dei rappresentanti istituzionali dovrebbero essere fornite all'istante, come il registro degli eventi critici o le cartelle sanitarie. Non può funzionare così. È evidente che il Cpr non funziona in generale, questo di via Corelli in particolare è una vergogna per la città".

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