Ilaria Cucchi incontra gli amici di Ramy al Corvetto: “Sono arrabbiati come me dopo la morte di Stefano”
Ilaria Cucchi ha incontrato gli amici di Ramy Elgaml, il 19enne morto lo scorso 24 novembre al termine di un inseguimento con un'auto dei carabinieri, all'angolo tra via Ripamonti e via Quaranta a Milano, mentre si trovava in sella allo scooter guidato dall'amico 22enne Fares Bouzidi.
"Oggi ho incontrato un pezzo del mondo di Ramy Elgaml. Ragazzi e ragazze che lo conoscevano, lo frequentavano, vivendo il suo quartiere ma soprattutto le sue paure e i suoi desideri", sono state le parole della senatrice di AVS dopo aver conosciuto i ragazzi e le ragazze del Corvetto, quartiere dove Ramy era diretto quella notte dopo aver saltato lo stop imposto dai militari in zona corso Como.
"Mi hanno raccontato di come nelle ultime settimane la loro vita sia cambiata per sempre, e di come per altri versi non sia cambiata affatto. Le discriminazioni che subiscono sono le stesse", sempre Ilaria Cucchi che di recente, proprio sulla vicenda di Ramy, ha scritto una lunga lettera al comandante dei Carabinieri Salvatore Luongo.
"Le parole che hanno sentito su Ramy, sul Corvetto, sulle seconde generazioni, sono le stesse. Anzi, anche peggio del solito. Il clima di odio, lo vediamo tutti i giorni, è innegabile. Lo stato in cui versa la nostra Italia è innegabile. Se ne rendono perfettamente conto. Per questo, temono che, invece di fare verità e giustizia per il loro amico, il processo si risolva in un nulla di fatto".
E ancora. "Sono arrabbiati. E li capisco, come non capirli. Mi ricordo quanto ero arrabbiata io verso chi sui giornali chiamava mio fratello il piccolo spacciatore di Torpignattara, chi nelle aule di tribunale non esitava a fare domande imbarazzanti per minare la credibilità sua e della sua famiglia. Non dimentico né dimenticherò mai quanti si sono rifiutati di dire la verità, quanti hanno depistato, quanti hanno cercato in tutti i modi di ostacolare la giustizia. Poi però mi ricordo anche degli altri. Di quelli che ci sono stati accanto e che hanno combattuto con me questa battaglia per mio fratello Stefano. L’Italia che sta dalla parte dei diritti, l’Italia migliore. Che sono sicura combatterà anche con i ragazzi e le ragazze che ho incontrato oggi".