Il video della fuga in bicicletta di Moussa Sangare dopo l’omicidio di Sharon Verzeni: così è stato incastrato
Solo pochi secondi di video, ma sono stati sufficienti alle forze dell'ordine per risalire al killer di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa con quattro coltellate a Terno d'Isola intorno a mezzanotte e trenta. Per un mese infatti i carabinieri hanno passato al setaccio ogni singola immagine delle oltre 50 telecamere di video sorveglianza di Terno d'Isola, il paese bergamasco dove è avvenuto l'omicidio, e dei comuni limitrofi.
Nel video, restituito dalle telecamere di Chignolo d'Isola, si vede Moussa Sangare scappare in bici, dopo aver ucciso la donna, e transitare in via XXV Aprile. E proprio su questo ciclista le indagini si sono concentrate quasi fin da subito. Ci sono voluti giorni ma poi è stato possibile risalire all'identità del killer.
Una volta finito in manette ha confessato così quello che ha fatto quella notte: "L'ho uccisa senza motivo. Quella sera sentivo un feeling, ero nel mood. Era da tempo che volevo farlo, l'ho accoltellata prima al petto e poi da dietro. Quando sono tornato a casa mi veniva da piangere ma mi sentivo libero, come liberato da un peso. Pensavo: che roba". E ancora: "Il giorno dopo abbiamo organizzato una grigliata con gli amici. Quando leggevo le notizie sul caso ero contento". Secondo il giudice per le indagini preliminari, Moussa Sangare ha agito per noia, "era in cerca di emozioni forti".
Ha confessato tutto però solo in un secondo momento. Aveva cercato prima di dare la colpa a uno sconosciuto: "Ero a Terno quella notte e l'ho vista – ha mentito -. Era in compagnia di un uomo, poi i due hanno discusso e ho visto che lui l'ha accoltellata". Moussa Sangare invece quella notte sarebbe uscito di casa con l'obiettivo di uccidere. Ha prima incontrato due ragazzi ma alla fine ha tirato dritto. Poi ha visto Sharon camminare per strada, l'ha aggredita di spalle: prima di colpirla le ha chiesto scusa per quello che sarebbe successo.