L’applauso dei 72 soccorritori che hanno portato fuori dalla grotta la speleologa Ottavia Piana
Un applauso liberatorio. Dopo due giorni di fatica e tensione, esplodono in una manifestazione di sollievo i 72 soccorritori del corpo nazionale alpino e speleologico che dal pomeriggio di domenica 2 luglio alla tarda mattinata di martedì 4 luglio hanno lavorato senza sosta per salvare Ottavia Piana, la speleologa 31enne intrappolata in un crepaccio a Fonteno (Bergamo), sopra il lago d'Iseo: la giovane esploratrice è stata riportata alla luce oggi, intorno alle 13.45, e trasportata immediatamente in ospedale.
La speleologa 31enne intrappolata nel crepaccio
Una caduta accidentale quella all'interno della cavità rocciosa, avvenuta nel pomeriggio di domenica durante una missione in compagnia di alcuni colleghi. Ottavia Piano, dopo quel momento, ha trascorso un giorno e due notti bloccata al buio, al freddo e all'umido, imprigionata in una gola strettissima e soprattutto gravemente ferita a una gamba, impossibilitata a muoversi in autonomia.
Le operazioni di recupero sono durate due giorni
Per questo motivo, e per le avverse condizioni meteo di questi giorni, le operazioni di recupero si sono rese difficoltose. "La seconda notte c'è stato un piccolo stop per l’incremento della portata d’acqua sui salti verticali che ha reso impraticabile la zona sopra il pozzo da 50 metri", aveva precisato il soccorso alpino. Senza contare le complicanze di dover calare una barella dove sistemare e stabilizzare la speleologa ferita, e farla muovere tra insenature sottili e cavità bagnate. Un'impresa a lieto fine, sancita da un battito di mani pieno di gioia.