Il video della travel blogger che racconta di essere stata molestata a Bergamo: “Nessun passante mi ha aiutata”

Giulia Meta, la travel blogger conosciuta con il nome Metavagante, ha raccontato di essere stata molestata a Bergamo da un uomo: “Sono scappata nella direzione opposta piangendo e urlando che faceva schifo e che ero sconvolta cioè veramente e la cosa bella è stata l’indifferenza delle persone che mi hanno vista. Io non ho più parole”, ha spiegato.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Sono veramente stanca e sconvolta da queste cose, stavo camminando in una strada pedonale al centro di Bergamo quando un ragazzo viene nella mia direzione, si sbottona i pantaloni e tira fuori quello che deve tirare fuori e si inizia a masturbare", a dirlo in un video condiviso sul suo canale Instagram è la travel blogger Metavagante, all'anagrafe Giulia Meta che ha raccontato come il 6 novembre scorso sia stata vittima di una molestia da parte di un uomo. 

"Sono scappata nella direzione opposta piangendo e urlando che faceva schifo e che ero sconvolta cioè veramente e la cosa bella è stata l’indifferenza delle persone che mi hanno vista. Io non ho più parole", ha ancora spiegato in lacrime mentre camminava subito dopo il terribile evento.

Sempre nello stesso video ci sono alcune immagini girate il giorno successivo, in cui la travel blogger afferma di essere ancora sconvolta e traumatizzata per l'accaduto: "Penso che quello che mi ha veramente sconvolta in quel momento è stata la non reazione dei passanti che erano lì e hanno visto una ragazza urlare e insultare persone ad alta voce, urlare “Maniaco” “pazzo” e altre cose che non ricordo".

Spiega di essere stata spaventata anche dal fatto "che ero in una strada in cui non ero mai passata prima, in cui non conoscevo i punti di uscita, e da quando è successo io non riesco a smettere di immaginare i 1001 scenari che potevano esserci in quel momento, se non ci fossero state persone dietro di me, se fosse stato un po’ più buio, se semplicemente quella persona fosse stata qualche metro più vicino a me perché continuava ad avvicinarsi finché io non sono scappata di colpo, in quel momento ho chiamato subito polizia che è intervenuta e ho dato tutti i dettagli".

La travel blogger è andata a sporgere denuncia: "È inutile che fingiamo di vivere in un Paese in cui ci possiamo sentire al sicuro se non è così, e io non so  con che coraggio possiamo continuare a dire che noi donne possiamo essere libere, sicure, possiamo girare il mondo da sole, possiamo fare tutto da solo perché io sono la prima in questo momento ad avere paura di farlo perché questo mondo non mi fa sentire al sicuro però se vi succede qualcosa del genere denunciate, non fate finta di niente, perché devono sapere cosa viviamo ogni giorno, devono sapere la nostra vita che cos'è". 

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