Il video del ragazzo che si accascia a terra nel Cpr di Milano: “Costantemente riempito di medicinali”

La rete di realtà Mai più lager – No ai Cpr ha pubblicato un nuovo video girato al Cpr di via Corelli a Milano in cui si vede un ragazzo che barcolla e si accascia a terra perché probabilmente sottoposto a una pesante dose di psicofarmaci: “Questo video, di poche ore fa, è semplicemente terrificante”, scrivono gli attivisti.
A cura di Ilaria Quattrone
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La rete di realtà Mai più lager – No ai Cpr ha pubblicato un nuovo video girato al centro di permanenza per il rimpatrio di via Corelli a Milano. Nelle immagini si vede un ragazzo, seduto sulle panchine della mensa, che barcolla e poi cade a terra: "Questo video, di poche ore fa, è semplicemente terrificante", scrivono sulla propria pagina Instagram.

Il giovane è seduto sulle "panche inchiodate al suolo della mensa di via Corelli, vi assicuriamo che è tanto gonfio da essere deturpato", scrivono.

I frame mostrano l'uomo che si tiene il capo con le mani: di fronte a lui c'è un'infinita di bicchieri mezzi vuoti con avanzi di caffè. Poco dopo si vede lo stesso che "evidentemente ha provato ad alzarsi, è accasciata a terra tra le chiazze di caffè e i residui di cibo e non riesce ad alzarsi". Questa persona sarebbe, come spiegano gli attivisti, costantemente riempito di medicinali. Probabilmente non è l'unica: sono infatti diversi i trattenuti a cui verrebbero somministrati psicofarmaci.

E proprio per quanto riguarda questo ragazzo un medico del servizio pubblico, inoltre, lo avrebbe considerato idoneo a vivere nel centro: "Ci chiediamo come abbia potuto ridursi così nelle mani dello Stato. Probabilmente idoneo non lo è mai stato, ma prevale il business e il "tutti dentro", per togliere dalla strada chi offende il "decoro" o non si sa come o non si vuole gestire", denuncia la rete di realtà.

A lasciare sgomenti è anche il fatto che tra i trattenuti ci siano tantissimi 18enni. Solo due giorni fa, spiega ancora Mai più lager – No ai Cpr, ne è stato portato un altro insieme al fratello poco più grande: "Ci ha chiamato la sua fidanzata in lacrime, con la mamma. Verso le 16, il ragazzo aveva chiesto di presentare domanda di asilo. Una ragazza, del personale addetto, lo ha invitato a tornare all'indomani".

Nella notte i due sarebbero stati svegliati bruscamente e trascinati all'aeroporto ammanettati per poter essere rimpatriati: "Questo è gravissimo e viola anche il diritto di asilo costituzionalmente protetto".

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