Il video del corteo che a Romano di Lombardia canta ‘Bella Ciao’ nonostante il divieto del sindaco

Le poche voci iniziali in poco tempo sono diventate centinaia, fino a quando quasi tutti i presenti al corteo del 25 Aprile di Romano di Lombardia (in provincia di Bergamo) si sono messi a cantare ‘Bella Ciao‘ tenendo il tempo con il battito delle mani. Una scena a cui dovrebbe essere scontato assistere durante la celebrazione della Liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista, ma che quest'anno i circa 20mila abitanti del comune bergamasco hanno rischiato di non vedere. Il motivo è che in teoria il sindaco Gianfranco Gafforelli, eletto lo scorso anno con il centrodestra, aveva vietato tutti gli inni previsti per il corteo, compreso il canto partigiano più famoso al mondo. Un manifestante che ha dato del "fascista" al primo cittadino è stato subito identificato dalle forze dell'ordine.
Il post pubblicato su Facebook dall'amministrazione comunale di Romano di Lombardia il 24 aprile ha illustrato le disposizioni della giunta per i festeggiamenti del 25 aprile. Pur assicurando lo svolgimento del corteo, il sindaco Gafforelli ha disposto che questo non sarebbe stato accompagnato dalla musica durante il suo percorso. Una decisione che sarebbe stata presa per assicurare "il carattere di sobrietà" richiesto dal governo per rispettare il lutto nazionale dichiarato per il decesso di Papa Francesco, avvenuto il 21 aprile. Il primo cittadino, eletto a giugno dell'anno scorso dopo 10 anni di gestione del centrosinistra, ha perciò annullato "tutti e quattro gli inni previsti nelle tappe del corteo: ‘Inno Nazionale degli Alpini', ‘Inno degli Artiglieri', ‘Inno dell’Aeronautica Militare' e ‘Bella Ciao'".
Una disposizione che ha sollevato diverse polemiche. "È stata una decisione condivisa in una riunione con tutti i capigruppo e con le associazioni coinvolte nell'organizzazione del 25 Aprile", ha commentato Gafforelli: "Io ‘Bella Ciao‘ l'ho cantata in diverse occasioni".
Nonostante il divieto imposto dal sindaco e la "sobrietà" richiesta dal governo, il corteo che ha sfilato per le vie di Romano di Lombardia ha intonato ‘Bella Ciao‘ e un manifestante, subito identificato, ha dato del "fascista" al sindaco Gafforelli. "Hanno cercato di spegnere il 25 Aprile", ha detto il manifestante, "ma oggi il Papa è con noi. ‘Bella ciao‘ è il canto di Pietro Calamandrei, che dice ora e sempre resistenza, e dei padri della nostra Costituzione". "È un canto d'amore", ha detto Walter Torioni, presidente Anpi di Romano di Lombardia, "la Resistenza è un patrimonio del Paese, non di una fazione".
Video da Ansa