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Il video del 31enne che aggredisce una donna nell’androne di casa a Milano e le strappa la collana da 10mila euro

L’11 maggio scorso una donna è stata aggredita nell’androne di casa sua a Milano ed è stata derubata di una collana da 10mila euro. Il presunto autore del colpo è stato individuato e arrestato.
A cura di Enrico Spaccini
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Un 31enne è stato arrestato in un bar di San Giuliano Milanese mentre stava giocando alle slot machine. Secondo gli investigatori del commissariato Garibaldi-Venezia, sarebbe lui l'uomo che l'11 maggio scorso ha rapinato una 85enne nell'androne di casa sua a Milano aggredendola da dietro. Come evidenziato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, il 31enne era riuscito a entrare prima che il portone si chiudesse e in pochi secondi aveva strappato dal collo dell'anziana una collana dal valore di 10mila euro spingendo la donna a terra. L'uomo è stato condotto in carcere per rapina aggravata su ordinanza emessa dalla gip del Tribunale di Milano Anna Magelli.

Il riconoscimento del rapinatore

Il riconoscimento del presunto autore della rapina è stato possibile proprio grazie alle immagini nitide registrate dalle telecamere e dal riconoscimento facciale attraverso il software Sari. L'indagato si chiama Mohamed Ahamed Elimam Elmitwalli e ha una vistosa cicatrice su una guancia. Dettaglio che ha permesso di fugare diversi dubbi circa la sua identità.

Il colpo era avvenuto intorno alle 12:30 dell'11 maggio, quando l'85enne, giornalista e scrittrice, rientrava in casa dopo la spesa. Il 31enne la stava aspettando all'esterno del palazzo per poi rapinarla e spingerla a terra. La vittima aveva presentato denuncia il giorno dopo e gli agenti della Questura hanno subito analizzato i filmati delle telecamere.

La perquisizione in casa e l'arresto

Una volta ottenuta la corrispondenza del sospettato con le foto di Elmitwalli, i poliziotti sono andati sul suo luogo di lavoro e hanno scoperto che il giorno in cui è avvenuta la rapina non si era presentato. Pedinandolo, hanno scoperto che stava per mettere a segno un altro colpo del tutto simile a quello dell'11 maggio, ma si era dovuto fermare perché erano presenti altre persone.

Il 25 maggio la polizia ha perquisito la sua abitazione, trovando i vestiti che aveva usato durante la rapina. Con questi elementi a disposizione, la gip ha deciso di disporre per lui il carcere come misura cautelare, temendo per l'incolumità dell'85enne e scongiurando altri possibili colpi. L'ipotesi è che Elmitwalli abbia agito perché ludopatico.

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