Il video dei saluti romani per Mussolini a Dongo, gli antifascisti rispondono cantando “Bella Ciao”

Questa mattina un centinaio di neofascisti si sono radunati sul lungolago di Dongo, in provincia di Como, per commemorare con saluti romani e rose rosse la cattura e la morte di Mussolini che 80 anni fa, in questo comune, fu fermato dai partigiani mentre cercava di fuggire verso la Svizzera. Con lui furono presi anche 15 gerarchi fascisti, fucilati dai partigiani comandati da Walter Audisio il 28 aprile del 1945. Anche l'esecuzione di Mussolini avvenne lo stesso giorno a Giulino di Mezzegra, comune a pochi chilometri da Dongo. La prima parte del raduno neofascita di oggi, infatti, si è svolta a Dongo, ma alle 11:00 si sposterà a Giulino di Mezzagra.
La manifestazione è stata organizzata dall'associazione culturale "Mario Nicollini", intitolata all'ex presidente comasco dell'Unione combattenti della Repubblica sociale. Il gruppo di neofascisti ha prima di tutto appeso alcuni fiori sulla balaustra che affaccia sul lago. Successivamente, ordinati su più file, i partecipanti hanno risposto alla chiamata del presente con saluti romani. Nello stesso momento, poco distante, in piazza Giulio Paracchini, si sono schierate diverse organizzazioni antifasciste, separate dal corteo della fazione opposta da alcune camionette delle forze dell'ordine. Durante la contro-manifestazione indetta dall'Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia), i manifestanti per protesta hanno cantato "Bella Ciao" durante la chiamata del presente.

"Non è folclore, non bisogna mai sottovalutare queste cose – ha dichiarato all'agenzia La Presse Primo Minelli, presidente provinciale dell'Anpi di Milano – Sanno di avere delle coperture politiche che tollerano quello che fanno, questa è la cosa che li ringalluzzisce ed è la cosa più condannabile. In un paese come il nostro che ha subito l'onta del fascismo, permettere una manifestazione come questa è una cosa vergognosa: la prima cosa da chiedere è che prima o dopo venga messo un divieto".
Sul caso è intervenuta anche la capogruppo democratica della Camera Chiara Braga, che ha partecipato insieme al Partito Democratico provinciale di Como al presidio organizzato dall'Anpi: "Chiediamo al ministro Piantedosi di riferire su quanto accaduto a Dongo e chiarire le modalità con cui è stata autorizzata una manifestazione che palesemente inneggia al fascismo, Di quello che è avvenuto anche quest'anno chiederò conto alle autorità competenti, con un'interrogazione urgente al Ministro Piantedosi che dovrà chiarire anche tutte le modalità con cui questa manifestazione è stata autorizzata".