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Omicidio di Giulia Tramontano

Il video che riprende Impagnatiello subito dopo l’omicidio: nasconde i vestiti di Giulia in macchina

Una telecamera di sorveglianza in via Novella a Senago riprende Alessandro Impagnatiello mentre entra e esce da casa, trasportando voluminosi involucri di plastica. Ha appena ucciso Giulia, e nascosto il suo cadavere nel box.
A cura di Francesca Del Boca
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Un frame dal video girato in via Novella a Senago (Milano)
Un frame dal video girato in via Novella a Senago (Milano)
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Gli inquirenti l'avevano detto subito, fin dai primissimi momenti di quello che sembrava un caso di scomparsa: nelle telecamere ci sarà la risposta. Così è stato. Un video, girato da una camera di sorveglianza privata in via Novella a Senago, nella notte tra sabato 27 e domenica 28 maggio, ha immortalato Alessandro Impagnatiello subito dopo l'omicidio della compagna Giulia Tramontano. E soprattutto l'ha definitivamente incastrato, facendo crollare il castello di bugie e contraddizioni da lui costruito per giorni e giorni – fino al ritrovamento del corpo senza vita della 29enne, incinta al settimo mese.

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Cosa fa Alessandro Impagnatiello dopo aver ucciso Giulia Tramontano

Sono le 00.19 della notte tra sabato 28 e domenica 29 maggio. La telecamera di sorveglianza di un'abitazione in via Novella, a Senago, riprende Alessandro Impagnatiello mentre esce di casa e si allontana verso la macchina parcheggiata in strada. In quel momento, secondo la ricostruzione della Procura, ha già ucciso Giulia e l'ha nascosta dentro il garage, dopo aver tentato di dare alle fiamme il corpo nella vasca da bagno.

La macchina, una T-Roc bianca, ritorna in via Novella solo dopo le 3 (3.14 circa): in quelle ore Impagnatiello è tornato a Milano e si è presentato sotto casa dell'amante, una collega di lavoro 23enne. Lei, però, non lo fa entrare. È molto spaventata, e già sospetta che a Giulia sia successo qualcosa di brutto: non riesce a mettersi in contatto con lei, e il comportamento di Impagnatiello è troppo strano. "Ho avuto paura, non sapevo di cosa fosse capace lui", racconterà la giovane.

Alessandro Impagnatiello entra in casa e, alle 3.22, riappare con un involucro in mano: "Verosimilmente un lenzuolo bianco o plastica delle dimensioni di 50 centimetri circa". Scrivono gli inquirenti: "Il giovane si dirige verso la sua autovettura parcheggiata, vi entra per pochi secondi per poi riuscirne, chiudere con dispositivo elettronico e rincasare, sempre custodendo l'involucro". All'interno, racconterà lui, ci sono i prodotti utilizzati per pulire il sangue della fidanzata dalle scale.

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I vestiti di Giulia in un sacco di plastica

Altra scena, qualche ora dopo. Sono passate da pochi minuti le 7, Impagnatiello esce di casa per recarsi a lavoro all'Armani Hotel. Ha uno zaino di pelle in spalla: quello da cui la collega 23enne scorgerà degli inquietanti guanti in lattice. Impagnatiello, nel video, apre il cofano dell'auto e posa lo zaino. Poi ritorna al cancello carraio, e ne esce sette minuti dopo, alle 7.08, "tenendo con la mano sinistra due involucri, verosimilmente di plastica, all'interno dei quali si può notare un agglomerato di materiale compatibile con un mucchio di vestiti". Sono i vestiti carbonizzati di Giulia. 

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