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Il tribunale di sorveglianza di Milano: Fabrizio Corona deve scontare di nuovo 9 mesi di condanna

Tegola su Fabrizio Corona: il tribunale di sorveglianza di Milano ha deciso che l’ex re dei paparazzi deve scontare di nuovo nove mesi di condanna. Si tratta del periodo che Corona trascorse in affidamento terapeutico, commettendo però secondo la procura generale diverse violazioni al regime. I giudici hanno dato ragione alla procura, anche se adesso la difesa di Corona ricorrerà in Cassazione. Dura la reazione dell’ex re dei paparazzi: “Pronto a tutto, anche a sacrificare la mia vita”, ha scritto su Instagram.
A cura di Francesco Loiacono
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Altri nove mesi di condanna da scontare, una libertà che si allontana. Nuova tegola su Fabrizio Corona, imprenditore ed ex re dei paparazzi. Il tribunale di sorveglianza di Milano ha deciso che Corona dovrà scontare di nuovo i nove mesi di condanna che aveva già scontato in affidamento terapeutico. Si tratta del periodo compreso tra febbraio e novembre del 2018, che secondo la procura generale sarebbe stato costellato da violazioni tali da dover revocare il regime di affidamento terapeutico che era stato concesso a Corona per via della sua dipendenza e che dunque l'imprenditore di origini catanesi avrebbe dovuto nuovamente scontare.

Corona aveva detto: Vedo la libertà a breve

Una tesi, quella portata avanti dal sostituto procuratore generale Antonio Lamanna, che oggi è stata accolta dal tribunale di sorveglianza milanese. Poco prima dell'udienza che si era tenuta due giorni fa era stato proprio l'ex re dei paparazzi a manifestare ottimismo sulla decisione dei giudici: "Se va bene a dicembre mi mancherebbero da scontare 1 anno e 8 mesi, vedo la libertà a breve". Adesso la libertà si allontana, anche se la parola fine sulla vicenda di questi nove mesi scontati, poi revocati e adesso di nuovo da scontare non è ancora stata scritta: c'erano già stati sul tema due passaggi in Cassazione, e adesso gli avvocati di Corona, come annunciato già dal legale Ivano Chiesa, ricorreranno nuovamente alla Suprema corte. Intanto su Instagram, dove l'ex re dei paparazzi documenta molti aspetti della sua esistenza, Corona ha manifestato la propria dura reazione alla decisione dei giudici: "Pronto a tutto, anche a sacrificare la mia vita", ha scritto Corona, definendo la decisione "una violazione dei principi di giustizia". "È una vita che subisco ingiustizie".

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L'audio con le minacce all'ex moglie Nina Moric

La tegola sul 46enne imprenditore catanese, che attualmente sta scontando ai domiciliari il cumulo di pena per le precedenti condanne, arriva a pochi giorni dalla pubblicazione sui social, da parte dell'ex moglie Nina Moric, di un inquietante audio di una telefonata proprio con Corona, nella quale l'ex re dei paparazzi le si rivolge dicendole: "Io penso che sarei quasi arrivato al limite di venir due giorni qua, prenderti la testa, fracassartela contro un angolo in modo da ucciderti e non vederti mai più ed eliminare il male che hai fatto a questo ragazzo". Il ragazzo in questione è Carlos, il figlio della coppia, che in un'altra telefonata alla madre, sempre pubblicata da Nina Moric sul suo profilo Instagram, le confida di volersi trasferire da lei: "Mamma io vorrei stare con te. Questa è la verità – dice Carlos – perché tu sei una persona che mi può aiutare a essere una persona migliore. A essere una persona più buona. Perché purtroppo io, stando con il male, imparo ovviamente il male".

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