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Il tribunale di Milano ha considerato illegittimo il licenziamento di 4mila rider da parte di Uber Eats

I 4mila rider licenziati dalla società di consegne a domicilio Uber Eats sono stati licenziati in modo illegittimo: ecco cosa ha stabilito il Tribunale di Milano.
A cura di Giorgia Venturini
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Arriva una buona notizia per i 4mila rider licenziati dalla società di consegne a domicilio Uber Eats: il Tribunale di Milano ha ritenuto la decisione dell'azienda, avvenuta lo scorso giugno, illegittima. Questo vuol dire che i licenziamenti dovranno essere revocati. Il futuro dei lavoratori sarà poi affidato – come spiga Il Post – a una trattativa con i sindacati per trovare una soluzione diversa.

I fatti risalgono allo scorso giugno quando Uber Eats ha chiuso tutte le sue attività in Italia e ha licenziato migliaia di rider che avevano un contratto di collaborazione. Una scelta "antisindacale" secondo il Tribunale che ha precisato che, siccome il rider è un dipendente subordinato, la società prima di procedere con il licenziamento avrebbe dovuto prima rivolgersi ai sindacati e far partire una consultazione, esattamente come previsto per legge.

La decisione del Tribunale si rifà a quella della Procura degli scorsi anni in cui era arrivata a stabilire che il lavoro del rider era da equiparabile a quello di un lavoratore dipendente: in altre parole un vero e proprio collaboratore. Questo vuol dire che a questi lavoratori devono essere assicurate tutte le tutele di un lavoratore dipendente. 

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