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Il trapper monzese Mr Rizzus a processo per aver diffamato la figlia di Valerio Staffelli

Il trapper monzese Simone Rizzuto, alias Mr Rizzus, andrà a processo per diffamazione contro Rebecca Staffelli, figlia dell’inviato di Striscia Valerio. La Procura ha archiviato solo l’istigazione a delinquere.
A cura di Enrico Spaccini
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Un frame del video della canzone "Non ci siamo" di Mr Rizzus
Un frame del video della canzone "Non ci siamo" di Mr Rizzus

Nessuna archiviazione: Simone Rizzuto, in arte Mr Rizzus, andrà a processo per il reato di diffamazione. A denunciarlo è stata Rebecca Staffelli, figlia dell'inviato di Striscia la Notizia Valerio, vittima di offese in una canzone del trapper monzese e in una sua stories pubblicata su Instagram. Il procedimento ha anche una data d'inizio: 25 gennaio 2023.

"Non ci siamo"

Si intitola "Non ci siamo" ed è un inno alla trap monzese. I temi tipici del genere musicale ci sono tutti: dalla vita di strada alla criminalità, passando per droga e misoginia. A un certo punto nel testo spunta la frase: "20.900 delinquenti, scop… la figlia di Staffelli". Il numero è un chiaro riferimento alla città di Monza, essendo quello il suo cap, mentre la seconda parte è quella incriminata. Il video della canzone è stato pubblicato su YouTube il 29 maggio del 2019. Lunedì 25 aprile, però, durante una puntata di Striscia la Notizia, è andato in onda un servizio di Rebecca Staffelli in cui espone la vicenda. "Ho fatto regolare denuncia tramite i miei legali", racconta la figlia dello storico inviato del programma di Canale 5 famoso per i suoi Tapiri d'oro consegnati alle celebrità, dicendo che la Procura di Monza ha diposto l'archiviazione del reato.

Archiviata solo l'istigazione a delinquere

Solo parte delle accuse, quelle relative alla presunta violazione dell'articolo 414 del codice penale, ovvero istigazione a delinquere, è stata archiviata perché "non sono emersi elementi utili per l'identificazione del responsabile". Per quanto riguarda la diffamazione, invece, "c'è stato un rinvio a giudizio" ha dichiarato il procuratore Claudio Gittardi. Oltre al testo di "Non ci siamo", è incriminata anche una stories che Mr Rizzus ha pubblicato dal suo profilo Instagram che conteneva una specie di questionario con riferimenti offensivi e violenti alla giovane Staffelli.

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