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Il trapper Baby Gang esce dal carcere e torna ai domiciliari: i giudici accolgono il ricorso della difesa

Il Tribunale del Riesame di Milano ha accolto il ricorso della difesa del trapper Baby Gang: ora potrà uscire dal carcere e tornare ai domiciliari.
A cura di Giorgia Venturini
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Zaccaria Mouhib, alias Baby Gang (foto da LaPresse)
Zaccaria Mouhib, alias Baby Gang (foto da LaPresse)

Esce dal carcere il trapper Baby Gang. Il Tribunale del Riesame di Milano ha accolto il ricorso della difesa, rappresentata dall'avvocato Niccolò Vecchioni, che ha chiesto per 22enne il ritorno ai domiciliari. Il trapper era ritornato in carcere dopo che la Corte d'Appello di Milano aveva aggravato la misura cautelare per il cantante perché quando era ai domiciliari, e quindi quando era sottoposto a braccialetto elettronico, aveva pubblicato su Instagram un video del lancio del suo nuovo album in cui lo vedeva ritratto mentre impugnava una pistola. Nell'udienza di ieri martedì 25 giugno Baby Gang aveva precisato che l'arma era finta: "E' come se si prendesse un attore che fa film di azione e lo si mettesse dentro".

Il cantante è impegnato nel secondo grado del processo che lo vede imputato per aver partecipato alla sparatoria la notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via di Tocqueville, vicino a corso Como, zona della movida milanese. Il trapper è già stato condannato in primo grado a 5 anni e 2 mesi, la stessa sentenza è stata chiesta anche dall'accusa di Appello. Si attende ora il verdetto dei giudici. Dopo la pubblicazione dei video sui social era tornato in carcere ma Baby Gang fin da subito aveva ribadito che "è ingiusto. È come se si prendesse un attore che fa film di azione e lo si mettesse dentro per quello che fa nei film, senza capire che è tutta una finzione".

Durante l'udienza di ieri martedì 25 giugno l'avvocato Vecchioni aveva spiegato che i video e le foto pubblicate devono andare "lette alla luce del loro significato simbolico e artistico". Inoltre "hanno come unico scopo quello di enfatizzare il carisma del trapper" per l'uscita dell'ultimo album. Senza contare che ad amministrare la pagina Instagram del trapper non è il lui stesso. Così l'avvocato ha convinto i giudici che hanno deciso di accogliere la sua richiesta di scarcerazione.

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