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Il trapper Baby Gang assolto in appello per la rapina a Vignate: “Quel giorno era a Rimini”

È stato assolto in appello Zaccaria Mouhib, il trapper noto come Baby Gang, imputato per la rapina di Vignate (Milano) del luglio 2021. Nei prossimi giorni arriverà la sentenza in appello anche per la sparatoria di via di Tocqueville del 2022 a Milano.
A cura di Enrico Spaccini
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Baby Gang (foto da Instagram)
Baby Gang (foto da Instagram)

La Corte d'Appello di Milano ha assolto dall'accusa di rapina Zaccaria Mouhib, il trapper noto come Baby Gang. Il 23enne era stato condannato in primo grado, a gennaio del 2023, a 4 anni e 10 mesi. La scorsa settimana il Tribunale del Riesame di Milano aveva accolto il ricorso presentato dal suo avvocato, Niccolò Vecchioni, e aveva disposto la sua scarcerazione. Nei prossimi giorni arriverà la sentenza d'appello anche per il processo che lo vede imputato e condannato in primo grado a 5 anni e 2 mesi per una presunta sparatoria avvenuta nei pressi di corso Como a Milano.

La rapina a Vignate

La rapina finita al centro del processo risale al 12 luglio 2021 ed era avvenuta a Vignate (nella Città Metropolitana di Milano). In primo grado, Baby Gang era stato condannato con rito abbreviato a 4 anni e 10 mesi, mentre era stato assolto per altre tre rapine di cui era accusato in concorso con un altro rapper, Amine Ezzaroui (alias Neima Ezza).

Secondo la difesa, la condanna era ingiusta poiché gli elementi probatori erano "lacunosi". L'avvocato Vecchioni, infatti, sarebbe riuscito a provare come il giorno in cui sarebbe avvenuta la rapina contestata a Baby Gang, il trapper era a Rimini e quindi non avrebbe mai potuto commetterla. Oggi, 1 luglio, la Corte d'Appello di Milano ha deciso di assolvere il 23enne con la formula "per non aver commesso il fatto".

Attesa per la sentenza d'appello per la sparatoria in corso Como

Baby Gang è stato condannato in primo grado per i fatti di via di Tocqueville della notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 a 5 anni e 2 mesi. Anche in questo caso, la difesa ha presentato ricorso in appello e la sentenza è prevista nei prossimi giorni. In questo processo è imputato anche l'amico e collega Mohamed Lamine Saida (alias Simba La Rue). Intanto, lo scorso 26 giugno il trapper è uscito dal carcere ed è tornato agli arresti domiciliari.

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