Il trader Alex Soldati: “In Gintoneria Davide Lacerenza faceva strisciare la carta e poi dava i soldi alle ragazze”

"In Gintoneria ho speso 40mila euro in due anni, andavo quasi tutte le sere. La cocaina Davide Lacerenza la offriva sempre, non la vendeva. E lì qualunque ragazza poteva fare la escort, se voleva". È la testimonianza di Alex Soldati, trader finanziario, influencer e trapper che nel privè del locale di via Napo Torriani, ora sotto sequestro dopo l'arresto di Lacerenza e della socia Stefania Nobile, ha passato intere nottate tra champagne, droga, donne, al punto da finire in mezzo alle carte degli inquirenti (non è indagato). "Davide non c'entra niente, ne uscirà da innocente".
Tutto il contrario di quanto emerso dalle indagini della Guardia di finanza, secondo cui Lacerenza, in più occasioni, avrebbe direttamente assoldato escort per i clienti dei "tavoli forti", avventori dal potere di spesa minimo di 5mila euro a serata che le donne avevano il compito di "spennare" spingendo a consumare sempre più bottiglie (messe poi in conto aprezzo maggiorato). "Vi porto tre cavalle?", chiede infatti una sera il braccio destro di Lacerenza Davide Ariganello, intercettato dai finanzieri, a un "tavolo pesante" di giovani in arrivo da Modena. "Dov'eri?", chiama invece un'altra donna "del giro" Lacerenza: "Dai che c'è un sindaco ricco, siamo nel privè, vola qui", le dice, mentre poi ne cercherà un'altra ancora per "un colpo da 3mila euro", mentre in un'altra occasione è alla ricerca di donne che "mi striscino altri duemila…ho chiamato tutte".
Lo stesso Alex Soldati, stando a una delle intercettazioni, paga con il pos una delle ragazze, che viene poi "saldata" da Lacerenza in contanti ("Se lui striscia la carta io ti posso dare i contanti. Vai con lui, ci penso io", il dialogo sotto la lente degli inquirenti). "Ho speso fino a 6mila euro a serata, ma non c'era nessun pacchetto con la droga e le prostitute. Davide ha fatto l'errore di far pagare la bottiglia e la ragazza che si vendeva, ma non erano reclutate da lui: per non far pagare in contanti faceva strisciare con il bancomat, metteva la bottiglia dal valore di 2000 euro a 2500 euro e dava poi quei 500 euro alla ragazza, ci rimetteva anche l’Iva. Ha fatto anche del bene", ha raccontato di recente il trader al programma di Radio24 La Zanzara, in compagnia della fidanzata Katsiaryna Bondarava.
"Lì una ragazza qualunque poteva diventare escort, i clienti andavano lì perché sapevano che c'erano e nessuna era costretta. Una volta io e Alex abbiamo pagato 150 euro una ragazza per fare una cosa a tre, lei all'inizio voleva 1000 euro. Si chiamava Elena, non sapevamo che facesse la escort. Le abbiamo dato i soldi perché ci ha detto che ha un figlio, non abbiamo fatto sesso lì in Gintoneria", ha spiegato la ragazza. "Avevamo il denaro e gliel'abbiamo voluto dare, ci siamo accordati per un'altra volta a casa".