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Prima della Scala 2023

Il Teatro alla Scala imbrattato dagli attivisti di Ultima Generazione nel giorno della Prima

Gli attivisti ambientalisti di Ultima Generazione stavolta imbrattano di vernice colorata il Teatro alla Scala, nel giorno della Prima. L’azione di protesta intorno alle 7.45: portati in Questura cinque ventenni.
A cura di Francesca Del Boca
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Lanci di vernice colorata sul teatro simbolo di Milano, al grido di "Basta gas e basta carbone". E non certo in un giorno qualsiasi. La protesta dei giovani attivisti ambientalisti di Ultima Generazione stavolta colpisce il Teatro alla Scala, nel giorno dell'attesissima Prima, il "Boris Goudonov" che inaugura la stagione lirica, che nel pomeriggio attende una sfilata di personalità come la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni.

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L'azione di protesta contro il cambiamento climatico

I responsabili, avvenuta intorno alle 7.45, sono due ragazze e tre ragazzi poco più che ventenni: la polizia già stazionava fuori dalle 7, ma non è riuscita a impedire lo svolgersi rapidissimo del lancio di vernice contro i muri del Teatro alla Scala.

I cinque poi, dopo aver rovesciato i secchi di pittura, si sono immobilizzati a terra e hanno iniziato a declamare ad alta voce i motivi dell'azione di protesta. Ossia portare all'attenzione dei grandi nomi della politica, oggi presenti nel tempio della lirica nazionale e mondiale, il problema della questione ambientalista. "Dobbiamo muoverci, in Italia siamo fermi. Basta gas e basta carbone, entro il 2025". E ancora: "No ai nuovi impianti di gas fossile". Per essere poi portati via di peso dalle forze dell'ordine, che li hanno letteralmente trascinati in Questura.

La facciata del Teatro Piermarini, dopo pochi minuti, è già stata ripulita: quella che nel giorno della Prima ha imbrattato l'edificio e i cartelloni, altro non era infatti che semplice vernice lavabile.

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A Milano già imbrattata la mostra di Andy Warhol alla Fabbrica del Vapore

Dopo i templi dell'arte, come il museo che ospita la mostra di Andy Warhol a Milano, tocca dunque a quello della musica. Differenti i luoghi, identica la modalità: anche nel caso della Fabbrica del Vapore, infatti, i giovani attivisti avevano lanciato del materiale (e per la precisione otto chili di farina) per imbrattare la sede della protesta e le opere d'arte presenti, richiamando così l'attenzione sul problema del collasso climatico.

"Le opere d'arte sono state prese di mira per evidenziare l'ipocrisia valoriale della nostra società", hanno detto la volta precedente. "Davvero ci indigniamo per la simulazione di un danneggiamento di opere d'arte mentre la distruzione oggettiva in atto delle opere della natura ci lascia indifferenti?".

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Chi sono gli attivisti di Ultima Generazione

"Non ci fermeremo finché il governo non bandirà ogni nuovo progetto di estrazione di combustibili fossili e riattivazione di centrali a carbone. Inoltre, chiediamo la attivazione, al più presto, di 20GW di eolico e solare". Questo il manifesto degli attivisti del nuovo movimento ambientalista, che attraverso una "campagna di disobbedienza civile nonviolenta" cerca di "fare qualcosa per determinare il futuro dell’umanità".

A Roma, il blocco del traffico intorno al Colosseo. Alla Pinacoteca di Bologna, i nomi delle vittime di Ischia e gli attivisti completamente imbrattati di finto sangue. "Il governo italiano è l'autore della strage di innocenti di Ischia. Una pioggia senza precedenti si è abbattuta sull'isola, siamo in piena emergenza climatica. Quante stragi dovremo assistere prima che il governo scelga di agire per salvare le nostre vite?". Oggi il Teatro alla Scala.

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